Covid. La Sardegna senza Capodanno in piazza, festa rimandata

Salvatore

Covid. La Sardegna senza Capodanno in piazza, festa rimandata

mercoledì 30 Dicembre 2020 - 09:46

Il Cap d’Any di Alghero festeggia i suoi 25 anni in streaming

C’è chi punta su eventi “virtuali” e chi spegne le luminarie per lutto, chi aveva già rinunciato dall’anno scorso in ottica di area vasta e chi investe le risorse nell’emergenza. La pandemia da Covid-19 mette in stand-by i grandi eventi di piazza per la notte di San Silvestro.

In tempi di emergenza sanitaria, il countdown nelle piazze sarde per salutare l’arrivo del nuovo anno è un ricordo, sperando che già l’anno prossimo tornino i concerti e gli eventi che stavano aiutando la Sardegna a identificarsi come destinazione turistica anche in inverno.

Il “Capodanno di Sardegna” per definizione è ad Alghero. Quest’anno “Cap d’Any”, ideato dall’allora Azienda autonoma di soggiorno e turismo e proseguito con Comune e Fondazione Alghero, compie 25 anni.«Siamo stati i primi, un quarto di secolo è un risultato storico, la grande festa è solo rimandata – promette il sindaco Mario Conoci. Quest’anno l’emergenza sanitaria e la crisi economica ci lasciano poche risorse. Abbiamo coinvolto artisti e associazioni cittadine in attività a distanza o in streaming creando lo spirito del periodo con gli arredi urbani». (Gli appuntamenti di Alghero sono su algheroturismo.eu). Un palliativo, perché «da 25 anni Cap d’Any è una festa di piazza – prosegue Conoci – non vediamo l’ora di programmare quella del prossimo anno, innovando e portando avanti una formula da primato».

Alghero è la meta preferita dai cagliaritani, ma negli anni la tendenza a Cagliari è cambiata, con eventi sparsi nelle piazze cittadine. Quest’anno non si farà niente, e per il 31 dicembre il Comune ha deciso di spegnere le luminarie per solidarietà con le vittime cagliaritane del Covid. «È un segnale di vicinanza alle famiglie che hanno perso un loro caro», dice il sindaco Paolo Truzzu.

Tra le città che avevano puntato su Capodanno c’è Olbia, con grandi concerti e tanti giovani. «Quest’anno abbiamo pensato più al pane e meno a circensi”, scherza il sindaco Settimo Nizzi. “Non ci sarà niente, abbiamo destinato le risorse a ristoro della crisi. Il nostro Capodanno è cresciuto molto, tanti ci sceglievano per l’ultima notte dell’anno – chiosa – speriamo che già nel 2021 possiamo riproporlo con gli stessi, ottimi risultati».

Anche Sassari anni fa ha provato a fare Capodanno in piazza. Ma la linea del sindaco Nanni Campus, al di là dell’emergenza che ha spinto il Comune a spendere 50mila euro in buoni spesa per i più bisognosi, è chiara dall’anno scorso. «La rete metropolitana, che spero diventi presto città metropolitana, non può restare un concetto astratto, sulla carta – sostiene – tutto il territorio deve sentirsi e ragionare come un’unica entità». In pratica, se c’è già il Cap d’Any ad Alghero, «è produttivo differenziare l’offerta delle diverse realtà territoriali, valorizzando i punti di forza di ciascuna».

È ottimista anche Antonio Capula, sindaco di Castelsardo, altra località gettonatissima per San Silvestro. «Confidiamo di tornare già con la nostra Pasquetta in musica – dice – che da anni apre la stagione turistica».

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