Don Mariani, direttore dell’Ortobene: “Servizio postale a singhiozzo e giornale consegnato a sentimento”

Sonia

Don Mariani, direttore dell’Ortobene: “Servizio postale a singhiozzo e giornale consegnato a sentimento”

martedì 15 Dicembre 2020 - 11:13
Don Mariani, direttore dell’Ortobene: “Servizio postale a singhiozzo e giornale consegnato a sentimento”

Don Francesco Mariani (© foto S.Novellu - Tutti i diritti riservati)

Il collega giornalista in qualità di direttore del settimanale diocesano L’Ortobene con una lettera indirizzata al sindaco di Nuoro Andrea Soddu,  al Prefetto cittadino e a tutti i consiglieri regionali del nostro territorio, porta a conoscenza di una criticità che sta mettendo a dura prova non solo “i suoi nervi” ma anche  la divulgazione del giornale tra gli abbonati.

Il problema è un servizio postale a singhiozzo che come scrive lui ” vada per conto suo, ragioni ignorando gli utenti ed il motivo stesso per cui è nato ed esiste”, Don Mariani che evidenzia come: “al Covid ci stiamo abituando, alle emergenze climatiche pure, ma non è possibile che un servizio essenziale, come quello postale ci arrechi puntualmente un danno così ingente”.

“Per ogni numero del nostro giornale, lo premetto, noi paghiamo settimanalmente, ed anticipatamente, a Poste Italiane mille euro e siamo considerati corrispondenza prioritaria. Nell’arco di un anno, stiamo parlando di 48 mila euro per avere un recapito a singhiozzo, inesistente, beffardo e del tutto iniquo. La consegna agli abbonati del nostro settimanale, spesso e volentieri, avviene una volta al mese, quattro numeri insieme” precisa il direttore e l’amministratore del settimanale cattolico che si rivolge anche agli altri media d’informazione per divulgare il proprio accorato appello.

“Abbiamo fatto tante battaglie per difendere i nostri diritti di cittadini, imprese, famiglie. Poste Italiane, ben pagata, consegna la corrispondenza, nei piccoli paesi, una volta ogni tanto. A Nuoro, due volte la settimana, quando gli pare. Nel mentre sguazza nel mare di attività finanziarie, industriali, di potere economico. I problemi della nostra città e del territorio non riguardano solo strade, fognature, sanità, urbanistica e lavoro. Riguardano anche altri servizi essenziali dei quali siamo privati. Si convocano tavoli di lavoro, conferenze di servizi. Si può chiedere di farne uno utile su questa emergenza diventata quotidiana?” dice Don mariani e conclude: ” Qui parliamo di un bene e di un servizio essenziale, come l’acqua o la connessione elettrica e telefonica. Esempio banale se una bolletta di qualsiasi tipo viene recapitata in tempi biblici, tanto che prima arriva la lettera di sollecito e poi la fattura, costringendo a pagare la mora, cosa ne dite? In altri contesti si configurerebbe come reato. Ci hanno tolto tutto, ci lascino almeno un dignitoso servizio postale”.

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