La UIL precisa: “Non siamo contrari ai medici e infermieri militari ma servono misure urgenti”

Sonia

La UIL precisa: “Non siamo contrari ai medici e infermieri militari ma servono misure urgenti”

lunedì 23 Novembre 2020 - 12:21
La UIL precisa: “Non siamo contrari ai medici e infermieri militari ma servono misure urgenti”

Nuoro, l'ospedale da campo (foto S.Novellu)

“Non siamo contrari all’impiego dei medici ed infermieri dell’esercito, proprio in questo particolare momento di difficoltà nel reperire tali figure professionali, ma siamo convinti che ciò non sia sufficiente, così come è evidente che l’inutilizzo della struttura approntata, sia una palese dimostrazione di scelte non ancora efficaci». Lo scrive il sindacato UIL sull’emergenza sanitaria a Nuoro.

«Con nota di cui al prot. n 53 del 21.11.2020 è sono state segnalate all’Assessore Nieddu tutte le criticità  che attanagliano il Presidio Ospedaliero del San Francesco. Infatti risultano essere ancora insufficienti le risposta alla cittadinanza in merito alle patologie Covid e non Covid di cui quotidianamente si viene a conoscenza. È ormai finito il tempo per le soluzioni temporanee, è quanto mai inderogabile affrontare l’emergenza con atti di programmazione a lungo termine».

«Bisogna adottare urgenti forme di reclutamento e di mobilità a favore dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, per dotarlo di quelle risorse umane, strumentali e tecnologiche che sono alla base dell’erogazione del Servizio Sanitario, necessarie nella situazione attuale ed adeguate al bisogno di salute pubblica di ogni territorio della Sardegna» sottolineano i referenti territoriali Franco Licheri e Raffaella Murgia.

I due referenti sottolineano: «È stato indetto lo stato di agitazione del personale della Sanità per il riconoscimento delle ormai datate rivendicazioni contrattuali e per la richiesta di migliori condizioni di lavoro; resta pertanto aperto un fronte sindacale affinché per contrastare l’attuale crisi sanitaria, si trovino nuove strade e si dia impulso ad un profondo cambiamento, rispetto delle posizioni assunte fino ad oggi, diretto alla proposizione di nuove azioni, nel rispetto dei valori di solidarietà, per il miglioramento delle condizioni di lavoro del personale e contestualmente per la soddisfazione delle nuove esigenze di salute pubblica; bene comune di tutti i pazienti e cittadini sardi».

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