UIL di Nuoro: “L’eccellenza del San Francesco rovinata da scelte politiche scellerate”

Sonia

UIL di Nuoro: “L’eccellenza del San Francesco rovinata da scelte politiche scellerate”

lunedì 16 Novembre 2020 - 09:30
UIL di Nuoro: “L’eccellenza del San Francesco rovinata da scelte politiche scellerate”

Intervento Covid al San Francesco di Nuoro (foto S.Novellu)

«L’Ospedale San Francesco di Nuoro era un eccellenza, non è saturo per la mancanza di posti letto o per l’emergenza sanitaria, è saturo per le scelte scellerate degli esseri umani che litigano, negli anni, per tenere in piedi le loro bandierine politiche ma che non hanno ancora capito che la salute pubblica riguarda tutti”.

Inizia così una lettera che il sindacato UIL ha inviato nei giorni all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ponendo l’accento sul fatto che non è più tollerabile “vedere manifestazioni di protesta da parte di pazienti defedati, che siano obbligati a scendere in piazza, durante giornate piovose, come è già accaduto nel passato recente.

I segretari territoriali della UIL  Raffaella Murgia e Franco Licheri sottolineano come le scelte dell’amministrazione regionale sulle attività dell’Ospedale San Francesco di Nuoro siano migliorative rispetto alla situazione attuale, ma da ciò che viene riferito da più parti, tutto ciò, francamente, non sembrerebbero essere sempre certo.

In particolare si parla del trasferimento del reparto di Oncologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro.

La UIL chiede all’assessore Nieddu anziché il trasferimento di un reparto così delicato perché non si è preso in considerazione di  creare 28 posti  letto tra terapia intensiva e degenze ordinarie  nella unità Operativa di Pediatria

Questo spostamento avrebbe risparmiato un ulteriore motivo di sofferenza di tanti malati oncologici che oggi vedono dimezzati il numero degli interventi terapeutici

La UIL FPL ritiene che con l’ascolto della parte sindacale si sarebbero potute introdurre nuove possibilità ed un nuovo stile alla politica. Infatti questa O.S. non capisce perché si sia chiuso il reparto  e l’ambulatorio di Nefrologia, senza un occhio di riguardo verso i pazienti che non sanno più a chi rivolgersi e sono in attesa di sapere quando l’ambulatorio verrà riaperto.

«Nel tempo – prosegue la lettera della UIL  a fronte di decenni di lotte per l’aumento dei posti di lavoro in Sanità, i posti sono sempre meno, servono Medici, Tecnici di Laboratorio Biomedico; Infermieri; Operatori Socio Sanitari, Ausiliari, personale amministrativo e centralinisti»

Si chiede il potenziamento anche degli altri ospedali  del Nuorese: Macomer, Siniscola, Sorgono perché  risulta essere estremamente necessario, per interrompere in maniera tempestiva i casi di positività, per tracciare, ricostruire, intercettare, in maniera tempestiva, i casi, in modo tale da bloccare la diffusione virale.

«Ma arriviamo ai punti critici, secondo l’opinione dei nostri rappresentati non va affatto bene, che vengano uniti due reparti internistici, (geriatria e medicina) che un reparto COVID sia al decimo piano, un altro al Piano zero ed uno ancora al terzo ed in aggiunta anche il pronto soccorso con i suoi posti letto COVID, poiché così il rischio di contaminazione di tutto l’Ospedale risulta essere maggiore. Si rimarca ancora l’esigenza della incentivazione delle operazioni di sanificazione di tutti i locali dell’Ospedale San Francesco e degli spogliatoi dove avvengono le attività di vestizione e svestizione».

I segretari territoriali concludono la lettera sulla questione del laboratorio di analisi, una vicenda seguita in prima persona dal sindacato: « Non va affatto bene che ancora non si siano trovati locali adeguati, affinché durante il lavoro tra i Tecnici  possano essere mantenute le dovute distanze di sicurezza.

Inoltre, parrebbe, il condizionale è d’obbligo, che ci sia l’intenzione di assumere biologi al posto dei tecnici di laboratorio biomedico. Se questo dovesse a corrispondere a verità, questo sindacato incaricherà l’avvocato della UIL FPL affinché segnali all’Ordine dei Tecnici di Laboratorio Biomedico la vicenda e segua passo, passo tutta la questione fino all’ottenimento della giusta applicazione contrattuale. Rimarca altresì che questa O.S. non è pregiudizialmente contraria, all’assunzione di Biologi, sempre che gli stessi vengano impiegati nelle attività connesse con le terapie del Plasma Iperimmune, che rientrerebbe nelle tematiche speciali del S.S.N. a carattere urgente e/o straordinario, ai fini della loro diversa competenza e con una figura tecnica e professionale differente da quella del Tecnico di Laboratorio Biomedico».

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