Iniziato lo smantellamento di Oncologia: terapie salvavita garantite solo alla metà dei malati

Sonia

Iniziato lo smantellamento di Oncologia: terapie salvavita garantite solo alla metà dei malati

domenica 15 Novembre 2020 - 17:04
Iniziato lo smantellamento di Oncologia: terapie salvavita garantite solo alla metà dei malati

La protesta degli oncologici e l'assessore Nieddu

La scure calata dall’alta ha prevalso: è iniziato materialmente lo smantellamento di Oncologia al San Francesco di Nuoro.

Il danno e la beffa per i tanti pazienti oncologici che dal mese di marzo scorso, con la prima ondata dell’emergenza sanitaria, stavano combattendo contro un triplo mostro: il cancro, il Covid e il volere dell’assessorato regionale alla Sanità.

Non è bastata la battaglia dei malati tumorali culminata a ottobre scorso con la protesta effettuata incatenandosi all’ingresso dell’ospedale; dalla direzione sanitaria di Cagliari è arrivato il l’ordine di spostare il reparto di Oncologia al terzo piano della torre del San Francesco, precedentemente occupato dalla Pediatria.

Le rassicurazioni dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu (APPROFONDISCI), non meno di un mese fa, sono scoppiate come una bolla di sapone, come le speranze degli oncologici e delle loro famiglie. Al posto dell’Oncologia, saranno allestiti 20 posti di Terapia intensiva.

«Una presa in giro» – sottolinea Marilena Pintore, sindacalista e rappresentante dell’Associazione una vita a colori, per la tutela e i dritti di questa categoria di pazienti: «non c’è il personale medico sanitario sufficiente nemmeno per l’ospedale da campo e si pensa di attivare più posti letto per il Covid lasciando a terra tutto il resto».

La posizione del reparto di Oncologia era strategica, inoltre, in quanto situato tra la Rianimazione e l’Ematologia, reparti fondamentali per questa categoria di pazienti.

Una riorganizzazione drastica del nosocomio: collocare Oncologia nell’ex Pediatria, infatti, si parla di spazi ridotti che non potranno accogliere le 21 poltrone presenti nel vecchio reparto, ma solo la metà. significherebbe ridurre le terapie salvavita giornaliere ai pazienti in trattamento, contro la media attuale di 40 sedute anche le visite ambulatoriali sarebbero drasticamente ridotte.

Pintore però sottolinea che è stata persa una battaglia ma non la guerra e annuncia in settimana una grande mobilitazione: «Ci avete voluto togliere la speranza! Non ci arrendiamo, ogni terapia non eseguita sarà una denuncia!»

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