Marghine Planargia. Annata olearia ottima ma con produzione dimezzata

Sonia

Marghine Planargia. Annata olearia ottima ma con produzione dimezzata

sabato 07 Novembre 2020 - 12:21
Marghine Planargia. Annata olearia ottima ma con produzione dimezzata

Prosegue spedita la campagna olearia 2020. Quest’anno è iniziata con notevole anticipo. Alcuni frantoi hanno aperto già dal 20 di ottobre. Si prospetta un raccolto che darà olio di ottima qualità. Il caldo eccessivo è infatti nemico della mosca olearia e, quest’anno, vi sono stati lunghi periodi con temperatura molto alta. Non è così invece per la quantità. Si prevede infatti che il raccolto sarà minore del 40%, almeno nel territorio che va dal Marghine, Planargia al Montiferru. Si prevede quindi che l’olio possa costare qualcosa in più. Il raccolto dovrebbe riscattare le annate cattive degli ultimi due anni. Quella del 2018 fu infatti disastrosa e, nel 2019, vi fu solo una ripresa modesta. I capricci del clima hanno via via diminuito  la produzione e, in Sardegna, negli ultimi 10 anni si è verificato quasi un dimezzamento della quantità. Diverso è il discorso sulla qualità. Numerosi riconoscimenti testimoniano che l’isola è, in questo caso, ai primi posti in Italia.

Il settore, che condotto diversamente sarebbe una voce notevole nell’economia della Sardegna, stenta a avere uno spazio importante. La varietà più coltivata nell’isola è la cosi detta bosana, dal suo luogo di origine, ritenuta fra le migliori come rapporto quantità qualità. Proprio però la dove fu coltivata la prima volta, a Bosa, il settore è in declino. Sono leggendari i tempi in cui lavoravano ben 20 frantoi. L’ultimo chiuse in città negli anni 90. Ora per macinare le olive bisogna andare a Flussio, Cuglieri o Macomer.

E dire che Bosa è entrata ufficialmente fra le Città dell’Olio e si organizzano passeggiate tra gli olivi. Nel 2014 più di 500 ettari erano occupati dalla coltivazione dell’olivo, con più di 50000 piante. Ora sarebbe interessante sapere quante ne sono rimaste. Più volte si è tentato di rilanciare il settore, con scarsi risultati. Circa il 40% dell’olio extravergine, il cosi detto EVO, viene prodotto nel nord Sardegna, proprio dalla varietà bosana e l’isola è ai primi posti, nonostante tutto, per la vendita dell’olio marchiato DOP nel territorio nazionale.

Pier Gavino Vacca

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