A 24 ore dal voto si è riunito, oggi il Consiglio comunale, ha approvato il rendiconto di gestione 2019. Il provvedimento è conseguente al via libera arrivato dai revisori contabili, organo terzo che ha attestato il Comune di Nuoro ha provveduto a dare riscontro alle richieste arrivate dalla Corte dei Conti.

Il provvedimento licenziato oggi dal Consiglio certifica che la gestione di competenza relativa all’anno 2019 si chiude con un avanzo di amministrazione di 17 milioni di euro.

A fronte di questo saldo positivo l’amministrazione ha dovuto poi osservare quanto impongono i principi del bilancio armonizzato introdotti dallo Stato nel 2015 che obbligano i Comuni ad accantonare precauzionalmente delle somme per mettersi al riparo dai rischi di dissesto finanziario. Nel settembre 2015 l’amministrazione ha infatti dovuto provvedere a effettuare il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi da cui è scaturito un disavanzo di 16 milioni e mezzo, che l’ente, così come previsto dalla stessa norma, sta già provvedendo ai ripianare in 30 anni attraverso un accantonamento annuale di circa 550 mila euro. Ad oggi quel disavanzo risulta appianato per oltre 6 milioni, senza aver dovuto fare ricorso all’accensione di nuovi mutui. Altri 9 milioni di accantonamenti sono la conseguenza di un altro obbligo imposto ai Comuni dopo l’entrata in vigore, nel febbraio 2020, di una nuova norma, in base alla quale gli enti devono costituire un “salvadanaio” che si chiama Fondo crediti di dubbia esigibilità. Riguarda quei crediti vantati dal Comune (in massima parte tributari) che non sempre si riesce a riscuotere, specialmente quando sono risalenti nel tempo. Il Comune, quindi, deve precauzionalmente costituire un fondo da cui attingere per far fronte all’eventuale mancata riscossione.

Unico consigliere Comunale di opposizione presente Paolo Fadda che cice:
“Mi astengo e mi dispiace che l’approvazione di questo bilancio avvenga a 12 ore dal Silenzio Elettorale, un tentativo di rinviare la questione al futuro”