Anche Macomer farà parte del Parco Monumentale del Romanico in Sardegna

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Anche Macomer farà parte del Parco Monumentale del Romanico in Sardegna

sabato 05 Settembre 2020 - 14:29
Anche Macomer farà parte del Parco Monumentale del Romanico in Sardegna

Santa Maria del Soccorso a Macomer

Anche Macomer farà parte del Parco Monumentale del Romanico in Sardegna. Lo ha annunciato l’assessore alla cultura Tiziana Atzori nel corso di una riunione per la presentazione del progetto alla quale erano presenti il promotore dell’iniziativa di valorizzazione del patrimonio romanico nell’isola Antonello Figus, sindaco di Santa Giusta e Antonello Soro coordinatore del progetto insieme a Giorgio Garau responsabile della comunicazione.

Il progetto, che vede attualmente l’adesione di 74 paesi, riguarda la valorizzazione delle 150 chiese romaniche, sparse per la Sardegna, per la maggior parte aperte e fruibili. Macomer vi entra a far parte con la chiesetta di Santa Maria del Soccorso, eretta nella prima metà del dodicesimo secolo, della quale rimangono l’abside e un pezzo della parte posteriore, dopo una serie di infelici restauri che hanno nascosto delle parti importanti.

La valorizzazione delle chiese romaniche sono una intuizione di Antonello Soro che manda avanti il progetto dal 2006, e può essere l’occasione del tanto sospirato sviluppo che offre cultura per il turismo.

Gli interessati al romanico non mancano in tutta Europa. Nel frattempo è nata l’Associazione Amici del Romanico con un progetto internazionale al quale hanno aderito Spagna, Corsica, Sardegna e Toscana.

«È in programma un centro di documentazione del romanico, a Santa Giusta, unico in Europa. Nel progetto di valorizzazione del parco, per il quale sono disponibili finanziamenti europei, sono previste misure e strumenti moderni per la sua fruizione, cura dell’accoglienza e personale competente che accompagni i visitatori, oltre che accorgimenti come l’illuminazione o la cartellonistica. Spesso le chiesette romaniche, ognuna delle quali ha una prorpia caratteristica, sono l’unico patrimonio in possesso di piccoli paesi minacciati di estinzione e possono costituire una occasione per l’offerta di accoglienza, di prodotti locali, per la visita di altri monumenti storici o ambientali. Il piano può essere il volano per la realizzazione di moderne vie di comunicazione, argomento spinoso che interessa tutti quei movimenti che spingono, attualmente, per la sopravvivenza dei paesi dell’interno.

Sebbene a Macomer sia rimasto poco del romanico, nel quadro di un futuro sviluppo, la città è al centro di una zona di estremo interesse del periodo storico. A pochi chilometri infatti c’è Sindia, con la prima chiesa Cistercense della Sardegna. Silanus con la chiesa di Santa Sabina, che riecheggia di precedenti forme bizantine e gli affreschi di San Lorenzo, ed, infine, San Leonardo con la chiesa dei Cavalieri di Malta. La chiesetta di Santa Maria del Soccorso, che probabilmente era di pertinenza di qualche abbazia, ricorda, nell’abside, quelle di Santa Giusta e di Terralba.

Pier Gavino Vacca

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