Orgosolo incredula: con la fuga di Mesina tornano le “ombre”

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Orgosolo incredula: con la fuga di Mesina tornano le “ombre”

sabato 04 Luglio 2020 - 20:38
Orgosolo incredula: con la fuga di Mesina tornano le “ombre”

Orgosolo. Controlli dei Carabinieri durante la fuga di Mesina (foto S.Novellu)

L’avvocato: “pronti a dargli una mano se vuole costituirsi”

«Se vorrà tornare sui suoi passi e costituirsi, siamo disponibili a dargli una mano quando vorrà». Maria Luisa Vernier, uno dei due avvocati di Graziano Mesina, in fuga da 48 ora dopo la condanna definitiva a 30 anni di reclusione per traffico di droga parla e, forse, in cuor suo spera che il messaggio arrivi a quell’uomo tornato inafferrabile.

«Noi siamo per le cose fatte secondo la legge e siamo le prime ad essere stupite della sua scelta di non andare in carcere – spiega interpretando il pensiero anche della collega Beatrice Goddi, con la quale ha difeso Grazineddu in tutte le fasi del processo. Orgosolo, intanto, si è svegliata in un clima surreale: il paese è presidiato dalle forze dell’ordine che stanno dando la caccia all’ex primula rossa del Supramonte.

In Corso Repubblica inizia a vedersi qualche turista, ma soprattutto si vedono troupe televisive e giornalisti alla ricerca di qualche dichiarazione o commento dei compaesani di Mesina. Un tuffo in quel passato legato al banditismo e alle gesta di un uomo, ora vicino agli 80 anni, che Orgosolo sembrava essersi lasciata alle spalle per sempre.

«Siamo sbalorditi da questa notizia – confessa Nicola Rubanu, noto Marzotto, suo il negozio di artigianato in Corso Repubblica – Graziano passava qui tutte le mattine e spesso scambiavamo qualche chiacchiera. Martedì scorso mi ha ricordato l’appuntamento con la sentenza in Cassazione e lo ho visto preoccupato. Infatti mi ha detto: ‘ho altri due giorni liberi davanti a me, poi non so cosa succederà».

Il commerciante è uno dei pochi in paese a parlare, quasi nessuno vuole dire la sua sul nuovo colpo di scena di Mesina. Due anziane donne prendono velocemente la via di casa: vogliono scansare i giornalisti ma alla fine una di loro accetta di rispondere a qualche domanda. «Graziano lo vedevamo tutti i giorni, passava davanti a casa mentre andava in caserma per la firma e a volte insieme ad altri anziani andava a pregare qui, sopra alla Madonnina – racconta Pasqua Garippa. Era sempre gentile e ormai appesantito dall’età. Non so cosa sia passato nella sua testa dopo la sentenza, certo non ci aspettavamo che a questa età sarebbe tornato alla macchia».

I posti di blocco sono visibili nelle strade che portano fuori dal paese e in tutto l’agro. Questo pomeriggio nuove perquisizioni dei carabinieri in diversi ovili, ma di Mesina ancora nessuna traccia.

M.G.Fossati

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