Macomer. Querelle sui Cantieri Verdi: gli operai diffidano il Comune

Sonia

Macomer. Querelle sui Cantieri Verdi: gli operai diffidano il Comune

sabato 09 Maggio 2020 - 12:50
Macomer. Querelle sui Cantieri Verdi: gli operai diffidano il Comune

Nonostante la bufera del Coronavirus capti la maggior parte delle attenzioni, non mancano le piccole tempeste. Questa volta si tratta degli operai dei  Cantieri Verdi: una ventina di questi, hanno inoltrato, tramite un legale, una diffida nei confronti del Comune di Macomer accusandolo di non aver rispettato una delibera regionale che li riguarda.

La querelle è sull’interruzione del cantiere: iniziato l’8 febbraio, avvenuta il 18 marzo, a causa della pandemia.

Al lato della sottoscrizione del contratto erano stati previsti 4 mesi e mezzo, anziché sei come per i 60 lavoratori precedenti, dei 120 previsti, che dovevano lavorare in due turni.

Il 4 maggio i lavoratori  temporaneamente sospesi sono stati richiamati al lavoro e hanno ripreso a operai  all’interno dell’abitato con  attività di sfalcio e riassetto della vecchia pineta Albano e altri giardini; per poi proseguire con la valorizzazione del Monte di Sant’Antonio.

Gli operai però protestano per il fatto che la loro tariffa oraria è retribuita in base  al lavoro iniziato adesso, e non invece con i soldi del cantiere sospeso secondo le disposizioni del decreto “Cura Italia”, richiamato da una delibera regionale di aprile.

Il Comune di Macomer non ha ritenuto percorribile questa soluzione ritenendo di dover utilizzare ancora per il cantiere i soldi non utilizzati. «Non potevamo sprecare i fondi per pagare i lavoratori, lasciandoli a casa- ha spiegato l’assessore Mariano Cadoni- annullando l’azione di infrastrutturazione ambientale iniziata».

Sulla vicenda  interviene anche il Forum per la Rinascita di Macomer che giudica strano  la seconda parte del cantiere sia solo di 4 mesi e mezzo, considerato, sempre secondo il Forum, che la quota del 70% deve essere destinata obbligatoriamente al costo del personale e non può essere distolta per altri scopi.

Il Forum ricorda che “ i cantieri verdi, anche quando destinati ad aree urbane, hanno finalità infrastrutturali e non possono essere utilizzati per attività di routine, come pulizia delle aree o sfalcio delle erbacce, alle quali il Comune dovrebbe provvedere , come avveniva in passato, utilizzando risorse proprie, attivando ulteriori posti di lavoro”. Infine  la frecciata sull’Amministrazione su ritardi nell’utilizzo e nella rendicontazione delle risorse assegnate dalla Regione, con conseguente esclusione dalla assegnazione e la perdita di 400.000 euro.

Pier Gavino Vacca

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