Da oggi siamo “leggermente” più liberi: ecco cosa riapre e cosa si può fare

Sonia

Da oggi siamo “leggermente” più liberi: ecco cosa riapre e cosa si può fare

lunedì 04 Maggio 2020 - 10:41
Da oggi siamo “leggermente” più liberi: ecco cosa riapre e cosa si può fare

Da oggi siamo leggermente più liberi: riapre il settore manifatturiero che porta sulle strade italiane circa 4,4 milioni di lavoratori. Gli altri cittadini potranno uscire di casa, oltre che per fare la spesa o per motivi di salute, anche per l’attività motoria nei parchi che riaprono e per far visita a parenti e “affetti stabili”.

Ecco che cosa riapre e cosa si potrà fare .

Manifatture: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Secondo i consulenti del lavoro torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.

Ristorazione: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.

Commercio: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette).

Visite ai parenti: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura comunanza di vita e di affetti”, dunque coppie di fatto, indipendentemente dal sesso. Sono esclusi gli amici. NO

Fuori Regione: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza.

Seconde case: non è consentito recarsi nella seconda casa. Lo è solo se si devono fare interventi necessari di manutenzione, ma comunque solo se esse sono nella stessa regione di residenza.

Fuori sede: studenti o lavoratori fuori sede, rimasti nelle città di studio o di lavoro, possono rientrare “presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”: ma da lì non potranno poi tornare nella Regione da cui sono partiti.

Trasporti Pubblici: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento pur nel rispetto del distanziamento. Ci saranno parametri di riempimenti dei mezzi mentre per gli utenti ci sarà l’obbligo di mascherina e in alcune Regione di guanti monouso.

Parchi: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento.

Attività Motoria: viene rimosso il limite della “prossimità alla propria abitazione”. Sono così consentiti gli spostamenti, anche in auto, per recarsi in un’area o un playground dove praticare jogging o altre attività motorie o sportive.

Sport  agonistico e non: sono permessi gli allenamenti a porte chiuse per gli sport individuali, per atleti (professionisti e non) dichiarati di interesse nazionale dal Coni. Il Viminale chiarisce che sono da intendersi permessi anche gli allenamenti individuali “in spazi pubblici o privati” di atleti di sport di squadra.

Università: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocinio.

Funzioni religiose: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe anche in Sardegna i Vescovi attendono le linee guide del Governo concordate con la Cei.

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