Fase 2. Nuoresi: quei sardi fieri che con la solidarietà hanno sconfitto il virus – VIDEO

Sonia

Fase 2. Nuoresi: quei sardi fieri che con la solidarietà hanno sconfitto il virus – VIDEO

domenica 03 Maggio 2020 - 21:14
Fase 2. Nuoresi: quei sardi fieri che con la solidarietà hanno sconfitto il virus – VIDEO

Affrontare il Coronavirus a 92 anni si può (foto S.Novellu)

C’è un pezzo di Sardegna, quello Nuorese che in questa emergenza sanitaria, sociale e economica non ha mai abbassato lo sguardo: occhi fieri, tipici della cultura barbaricina hanno affrontato con rigore e compostezza il Coronavirus, arrivato improvvisamente e e altrettanto rapidamente ha modificato le nostre vite.

Nuoro alla vigilia della fase due (video di S.Novellu)

Cosa rimarrà della fase 1 nel nostro territorio? La solidarietà, un senso di comunità che in tempi social è sempre più rara. Tante piccole gocce nel mare che hanno aiutato i più deboli, le famiglie meno abbienti e gli emarginati, quelli che sono gli invisibili, non solo in tempi di Covid-19.

Associazioni, commercianti ma anche persone che ogni giorno hanno difficoltà per far quadrare i conti hanno donato, e le gare di solidarietà sono tante.

Prima dei bonus statali, regionali e di quelli della spesa, quotidianamente c’è chi ha pensato di non far mancare generi di prima necessità a chi non poteva più permettersi nemmeno quello.

Diverse le raccolte fondi per l’ospedale San Francesco di Nuoro, dove operano i nostri angeli che in prima persona hanno combattuto in prima linea il virus silenzioso. Respiratori, ventilatori mascherine, guanti e tute sono arrivati grazie all’impegno di tanti privati in un nosocomio già duramente provato anche prima della comparsa del Covid-19 a causa dei tagli alla Sanità.

Un impegno prezioso è stato dato dalle Forze dell’Ordine che, comunque, questa volta più del solito, hanno trovato un territorio rispettoso delle regole.

Cosa abbiamo raccontato noi? Noi abbiamo avuto il privilegio di fare la cronaca di questo periodo, ci avete regalato sorrisi, immagini e storie e, non abbiamo paura ad ammetterlo, anche critiche. Come voi abbiamo pianto quando si alzava quella maledetta curva dei contagi e per le vittime andate via nel silenzio di una malattia che non ha permesso nemmeno l’ultimo addio; abbiamo gioito quando sono aumentati i guariti e diminuiti i contagi, ci siamo commossi per i bambini che ci hanno inviato i loro disegni e le loro poesie; ci siamo arrabbiati quando il personale medico sanitario è stato lasciato solo nell’emergenza a combattere il virus; ci siamo emozionati quando gli anziani delle nostre case di riposo sono riusciti a sfuggire alle grinfie della pandemia.

Oggi, speriamo che sia l’ultimo giorno di piazze e strade delle nostre città e paesi vuote e spettrali. Se rispettiamo le regole e le precauzioni davvero andrà tutto bene e piano piano torneremo a vivere, a gioire e riempire i centri abitati delle nostre presenze.

E con gli occhi fieri continueremo ad affrontare la vita come solo i nuoresi orgogliosamente sanno fare.

S.Meloni © Tutti i diritti riservati

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