Coronavirus. Usato per la quarantena dei migranti, il CPR di Macomer è quasi al completo

Salvatore

Coronavirus. Usato per la quarantena dei migranti, il CPR di Macomer è quasi al completo

mercoledì 29 Aprile 2020 - 09:58
Coronavirus. Usato per la quarantena dei migranti, il CPR di Macomer è quasi al completo

Il CPR di Macomer (foto P. G. Vacca)

Resta stabile la presenza di migranti nei Centri di permanenza per i rimpatri, per un totale di 240 persone, con le eccezioni di quello di Macomer e di quello di Gradisca di Isonzo, in provincia di Gorizia, che sono quasi al completo. È quanto si legge in una nota del Garante nazionale per le persone detenute dopo una riunione con i Garanti delle Regioni, Province, città metropolitane e Comuni.

Per quanto riguarda gli hotspot «si confermano i numeri dei giorni precedenti: 116 persone a Lampedusa, 50 a Pozzallo e 57 a Messina» ha aggiunto, ricordando che «in questo periodo di emergenza sanitaria sono divenuti luoghi temporanei di quarantena per i cittadini stranieri sbarcati sulle coste italiane».

A proposito della quarantena scattata per i migranti soccorsi dalle imbarcazioni Alan Kurdi e Aita Mari e trasferiti sulla nave Rubattino della compagnia italiana Tirrenia, al largo di Palermo, il Garante ha specificato che quell’esperienza non sembrerebbe destinata a rimanere un caso isolato, giacché il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il 19 aprile ha avviato una procedura per il servizio di noleggio di unità navali da adibire all’assistenza e alla sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi».

E conclude:«La regolazione di questa particolare fase emergenziale non può prescindere dal riconoscimento dei diritti fondamentali che Costituzione e Convenzioni riconoscono a chiunque si trovi o comunque sia giunto sul territorio italiano. La realizzazione delle misure di quarantena in luoghi straordinari ed eccezionali non può comportare una situazione di ‘limbo’».

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