Coronavirus. I bambini potranno frequentare da giugno i campi estivi

Sonia

Coronavirus. I bambini potranno frequentare da giugno i campi estivi

martedì 28 Aprile 2020 - 22:37
Coronavirus. I bambini potranno frequentare da giugno i campi estivi

Nuoro, parco al monte Ortobene (foto S.Novellu) immagine di repertorio

A maggio nei parchi in piccoli gruppi, da giugno in centri estivi organizzati anche in oratori e cortili delle scuole.

Per i bambini e gli adolescenti è stata avviata ufficialmente la Fase 2 con una videoconferenza convocata dal ministro Elena Bonetti con il compito di studiare le modalità per consentire ai bambini di uscire dall’isolamento casalingo in cui lockdown li ha costretti.

Il piano infanzia ha un duplice obiettivo: offrire ai minori delle attività educative, poiché prima di settembre non torneranno a scuola, e sostenere i genitori quando ritorneranno al lavoro. Alla riunione hanno partecipato i ministri Lucia Azzolina, Nunzia Catalfo e Vincenzo Spadafora Catalfo, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, il presidente dell’Anci Antonio Decaro, quello dell’Upi, Michele De Pascale e la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, il sindaco di Firenze e referente città metropolitane Daria Nardella e il presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani. Il primo incontro, come riferiscono i partecipanti, è partito proprio dal ‘Documento della Società italiana di pediatria’: “che ha richiamato la politica a sviluppare linee d’indirizzo che si basino su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali”.

La premessa è che i minori in qualsiasi luogo saranno ospitati dovranno rispettare al massimo le regole del distanziamento sociale.

Il primo ragionamento è che i bimbi  saranno divisi in piccoli gruppi: 4 o 5 con un educatore.

Nella riunione è stato deciso di mettere a punto due protocolli e delle linee guida da sottoporre al presidente del Consiglio e al Comitato Tecnico Scientifico: il primo documento per consentire da maggio attività “in spazi aperti e accessibili a piccoli gruppi contingentati”. E per questo “c’è al vaglio l’ipotesi di dare maggiori risorse agli enti locali e alle famiglie per i servizi educativi”.

Il secondo protocollo è per l’attività dei centri estivi a giugno con la collaborazione del mondo sportivo, del terzo settore, anche qui con gli enti locali che dovranno individuare e mettere a disposizione gli spazi. Bonetti assicura che saranno disponibili “risorge aggiuntive” e Catalfo valuta «l’ipotesi di usare il bonus babysitter in maniera più flessibile anche per il pagamento dei centri estivi» e «la possibilità di finanziare i progetti proposti dagli enti locali – ha spiegato – con fondi del mio Ministero».

Per l’Infanzia rimangono ancora in stand by due proposte più volte reiterate dal ministro Bonetti: l’assegno straordinario universale per tutti i figli fino a 14 anni e la richiesta di riaprire i servizi all’infanzia 0-6 anni. A sostenere le stesse proposte anche il gruppo di parlamentari di maggioranza riuniti nel “tavolo bambini e bambine” che, dopo l’incontro ieri con il premier Conte, chiedono che il nuovo dl tuteli i bambini e propongo un lungo elenco tra cui il sostegno al reddito per le famiglie povere con bonus figli minorenni; supporto psicologico e materiale per neogenitori e neonati; pasto scolastico alle famiglie più povere; mascherine e guanti per i più piccoli’ e chiedono, tra l’altro, l’inserimento di un tecnico esperto dell’Infanzia e dell’adolescenza all’interno della task force.

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