Macomer: il Vicesindaco resiste: “non mi dimetto, sono legittimata dai cittadini”

Sonia

Macomer: il Vicesindaco resiste: “non mi dimetto, sono legittimata dai cittadini”

venerdì 31 Gennaio 2020 - 17:55
Macomer: il Vicesindaco resiste: “non mi dimetto, sono legittimata dai cittadini”

Riunione su CPR di Macomer (foto PGV)

Tutti uniti intorno ad un tavolo, in occasione di una conferenza stampa, non eravamo abituati a vederli. Questa volta tutta la Maggioranza ha voluto dimostrare compattezza di fronte alla bordata di accuse che è venuta da dentro e fuori il consiglio comunale.

Riunione su CPR di Macomer (foto PGV)

Riunione su CPR di Macomer (foto PGV)

Oggetto del contendere la recente apertura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio,  con contestazioni che sono venute da dentro il consiglio stesso e dagli implacabili avversari del Forum per la Rinascita di Macomer. La mancata comunicazione dell’apertura del CPR è stata l’occasione per le dimissioni dei neo consiglieri Nieddu e Uleri, mentre da parte del Forum è arrivata una ennesima critica alla riapertura del carcere insieme alla notizia dell’abolizione della fermata dei mezzi pubblici in prossimità della struttura, ulteriore dimostrazione, sempre per il Forum, dei disagi che il CPR determina.

Entrambi chiedono, come sempre, le dimissioni della Maggioranza per la nota vicenda del sindaco Succu. Forte della presenza dei suoi, il vicesindaco Rossana Ledda ha riaffermato il no alle dimissioni ribadendo di essere legittimata dal voto popolare ed in nome del bene della città, ritenendo una voluta perdita di tempo la questione delle varie dimissioni dei consiglieri di minoranza. La notizia dell’annullamento della fermata dei pulmini è stata smentita dal capogruppo Gian Franco Congiu, ovvero che, in effetti, per motivi di sicurezza  la fermata vicino all’e carcere non c’è più, ma è stata tempestivamente sostituita da altre due, alla distanza di 150 metri.

Come Ledda, Congiu ha ribadito che la giunta lavora e non perde tempo, elencando una serie di provvedimenti portati avanti, come il rinnovo della illuminazione pubblica, miglioramento del cosi detto circuito, mantenimento della pressione tributaria ai livelli del 2019, sistemazione del monte di S.Antonio , il cinema e così via.

Durante la conferenza era inevitabile che venisse fuori come il CPR sia una istituzione che sta vedendo sorgere contestazioni e comitati.

L’obiezione principale è che la struttura, nata nel 98 con la legge Turco Napolitano, per emigrati sprovvisti di permesso per il soggiorno, aggravata dalla Bossi Fini nel 2002, finisce per privare della libertà elementi che spesso hanno la sola colpa di fuggire dalla miseria. Secondo altri l’apertura del CPR sarebbe fonte di pericoli per la città. Per l’Amministrazione Comunale, viceversa, la struttura è sorvegliatissima.

Secondo l’assessore Rubattu, il locale è confortevole da un punto abitativo e, come ha ribadito Ledda, si chiederà una commissione che verifichi costantemente le condizioni degli ospiti all’interno della struttura. Tutti i consiglieri sono intervenuti per affermare la volontà di andare avanti, come in effetti voleva essere la conferenza, in fondo convocata per ribadire l’unità del gruppo.

Pier Gavino Vacca

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