Macomer. La Minoranza spiega le ragioni delle dimissioni: imbarazzanti le accuse al Sindaco

Salvatore

Macomer. La Minoranza spiega le ragioni delle dimissioni: imbarazzanti le accuse al Sindaco

mercoledì 20 Novembre 2019 - 06:00
Macomer. La Minoranza spiega le ragioni delle dimissioni: imbarazzanti le accuse al Sindaco

Macomer, il Corso Umberto (foto S.Novellu)

Si susseguono i colpi di scena nel consiglio comunale di Macomer. Dopo l’ultima seduta nella quale la Maggioranza, sotto la guida della vicesindaco Rossana Ledda, ha deciso di rimanere in carica, mentre continuano gli arresti domiciliari del sindaco Antonio Succu e la Minoranza ha deciso, a seduta conclusa, di dimettersi, ora arrivano le motivazioni ufficiali delle dimissioni.

In un comunicato, a nome del gruppo “Uniamoci per Macomer”, si ribadisce quanto detto in Consiglio. Il comunicato spiega che le dimissioni sono “frutto di una attenta riflessione di tutti i componenti della lista”, per dare una “risposta chiara a tutta la cittadinanza di fronte ai gravi fatti che hanno investito l’istituzione comunale”. “Le proporzioni imbarazzanti che ha assunto l’inchiesta , che ha coinvolto il partito di Maggioranza e che ha portato all’arresto del Sindaco – continua a spiegare lo scritto – non ci consentivano più di indugiare”.

“La natura delle accuse e la particolare specificità dei reati ipotizzati – insiste il comunicato – con la configurazione di un vero e proprio sistema di acquisizione illecita del consenso, per un tornaconto politico, gettano, a nostro avviso, pesantissime ombre sul corretto svolgimento delle elezioni comunali e del loro esito“.

Il comunicato prosegue accusando la Maggioranza dell’incapacità di accettare un serio dibattito sulle cause che hanno portato alla situazione attuale e, di conseguenza, e della scelta delle dimissioni come strumento inevitabile per poter esercitare un ruolo politico in città, per quanto al di fuori del consiglio, “la cui legittimità è oggi fortemente messa in dubbio”.

Nel documento si dice anche che chiunque dovesse accettare il subentro, verrebbe meno allo spirito che ha animato questa riflessione condivisa. Quest’ultimo passo sembrerebbe riferirsi ad un ulteriore colpo di scena che si è verificato in questi frangenti. Mentre i non eletti vengono interpellati, e già hanno detto di no Federico Castori, Alfio Cocco e Lucia Sedda, ha accettato invece il subentro Domenico Nieddu, del neonato partito Italia Viva, di cui dice di far parte dal giugno del 2018. E così ora l’opposizione sarà composta dal renziano Nieddu e dal rappresentante di 5 stelle Maurizio Cossu, che pure aveva proposto le dimissioni collettive.

Nel frattempo un altro duro colpo è stato inferto a Macomer e alla sua amministrazione, dalla decisione dall’assessore regionale alla cultura Andrea Biancareddu, di concerto con l’Associazione Editori Sardi, di inaugurare, il 22 novembre, a Tempio, la Fiera Regionale del Libro, specificando che Macomer, d’ora in poi, sarà solo una tappa. Di sicuro la vicenda susciterà molte polemiche perché, con questa mossa, pare sia venuta meno la primogenitura e l’esclusiva che Macomer

esercitava da una ventina di anni.

Pier Gavino Vacca

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi