Oggi, 4 ottobre, terminano i festeggiamenti religiosi per San Francesco di Lula, santo caro a Nuoro, a tutta la Sardegna, ma sopratutto patrono d’Italia.
A mezzanotte i pellegrini sono partiti, come ogni anno, dalla parrocchia di Nostra Signora del Rosario, a piedi, percorrendo il tragitto che li ha condotti al santuario di San Francesco, a pochi chilometri da Lula. Un percorso di devozione, di promesse, voti e grazie, la cui percorrenza dura fino alle prime ore del mattino.
Ad accoglierli, i priori Sebastiano Succu e Sara Spina.
Francesco ha 14 anni e il suo nome indica già la devozione familiare che lo accompagna fino alla nascita: ne è consapevole e dal 2016, ogni anno, zaino in spalla si incammina verso il suo Santo. Ormai non sente fatica e conosce la strada, la condivide con i genitori, talvolta con il padrino e quest’anno con un amico con cui pratica basket.
La storia di Francesco, ieri il più giovane pellegrino, è simile a quella di tanti ragazzi coinvolti nell’attività del priorato, da svolgere con gioia ed allegria: l’amore accompagna le azioni a servizio del prossimo.
«Quest’anno – ha spiegato Francesco – sono stato ancora più contento perché ho potuto condividere l’esperienza con un amico. Le emozioni non si possono descrivere, ma ci sono e sono tante. La più grande? All’arrivo».
F.Becchere
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