Bosa. Consiglio comunale contro la chiusura dell’ospedale: domani atteso l’assessore alla Sanità

Sonia

Bosa. Consiglio comunale contro la chiusura dell’ospedale: domani atteso l’assessore alla Sanità

mercoledì 07 Agosto 2019 - 09:28
Bosa. Consiglio comunale contro la chiusura dell’ospedale: domani atteso l’assessore alla Sanità

Il Consiglio comunale di Bosa (F. P.G. Vacca)

La giunta comunale di Pier Franco Casula ha incominciato la navigazione. Intendiamo quella vera, dove, superati i discorsi inaugurali, ci sono gli ordini del giorno da discutere e si ha il polso di chi è a favore, chi contro e chi sta ad osservare e si astiene. Il bilancio delle prima seduta sostanzialmente conferma la prima impressione: la minoranza non prende atteggiamenti pregiudiziali e, sui temi più importanti, è disposta a dare una mano. All’inizio, alla discussione di due argomenti prettamente tecnici, riguardanti il bilancio, le osservazioni di Alessandro Naitana, già sindaco di Magomadas e attualmente tecnico al comune di Macomer, ha mosso delle obiezioni orientando tutta la minoranza ad una astensione.

L’argomento clou della seduta era però l’ospedale e qui l’intero consiglio ha trovato l’unità. Il tema dell’ospedale, non nuovo per le ultime amministrazioni di Bosa, è un argomento che ha tenuto sulla corda parecchi sindaci e Pier Franco Casula non sarà indenne da questo travaglio. In apertura il sindaco, riferendo di una riunione con tutti gli altri sindaci interessati ai piccoli ospedali, ma in assenza dell’assessore regionale, ha illustrato le motivazioni che fanno temere il peggio e quelle che rendono indispensabile la struttura, non solo per la Planargia, ma anche per il Montiferru e il Marghine.

L’ospedale si trova in un centro turistico che, soprattutto in estate, è di supporto a tante persone. Nella dannata ipotesi che venisse chiuso ci si troverebbe a distanze superiori ad un’ora di percorrenza verso quelli di Oristano e di Nuoro. Arrivano sempre delle rassicurazioni ma, secondo Pier Franco Casula, vanno in direzione della trasformazione dell’ospedale di Bosa in “Casa della salute”, ovvero una struttura per lunghe degenze dove intervengono i medici di base, cosa che non si accetta assolutamente. Sempre secondo il Sindaco molti elementi concorrono a confermare questa ipotesi. Innanzi tutto la riduzione dei posti letto in medicina e la scomparsa di alcune attività chirurgiche, un tempo vanto dell’ospedale. Altro colpo la chiusura del laboratorio con la considerevole spesa annuale per il trasporto delle analisi di 48.000 euro. Altra preoccupazione grande il pronto soccorso, a corto di personale, al punto che deve intervenire il medico di turno nel reparto di medicina. Non si parli delle attrezzature, alcune delle quali, come la TAC, come strumenti di gran lunga superati. Questi i temi che Casula ha portato in assemblea, sicuro di coinvolgere, non solo la minoranza, come poi è stato, ma l’intera popolazione sensibilissima a questo argomento. L’occasione di far sentire la protesta e la richiesta del mantenimento in piena efficienza dell’ospedale non è lontana. Tramite il consigliere regionale Alfonso Marras, che è anche consigliere comunale, è arrivata la comunicazione che l’assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, parteciperà al consiglio comunale convocato per l’otto agosto alle 10,30. Sarà molto probabilmente una seduta animata.

Pier Gavino Vacca

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