Nuoro. Project financing: il TAR boccia le richieste della società appaltatrice

Salvatore

Nuoro. Project financing: il TAR boccia le richieste della società appaltatrice

venerdì 02 Agosto 2019 - 16:37
Nuoro. Project financing: il TAR boccia le richieste della società appaltatrice

Il San Francesco (Foto S.Novellu)

È stata respinta la richiesta di sospensiva dell’AEP Multiservizi, società appaltatrice dei servizi di portierato per il Polo Sanitario della Sardegna Centrale (PSSC), che gestisce i servizi del Project Financing all’interno degli ospedali e degli uffici della ASSLdi Nuoro.

Il PSSC ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che deciderà il 26 agosto, ma fino ad allora non si sa cosa succederà per i 55 lavoratori, una parte dei quali dovrebbero passare alla Vigilanza la Nuorese azienda subentrante, secondo una delibera dell’ATS che aveva affidato il portierato alla nuova azienda, in seguito all’annullamento in autotutela del Project Financing.

C’è anche un altro ricorso del Polo, stavolta al Garante per la privacy, dopo che Angie, socio che si occupa del servizio hardware e software, ha ricevuto una lettera da parte dei vertici ATS con la richiesta di comunicare alcuni dati sulle sui servizi prestati e sulle reti utilizzate: anche questi servizi attraverso una delibera ATS sarebbero stati affidati a nuova azienda. Richiesta ritenuta illegittima: in ballo ci sarebbe una molte enorme di informazione di pazienti e medici del territorio. Informazioni che secondo la Angie non possono circolare se non dopo una comunicazione ufficiale e dopo il pronunciamento della magistratura sulla delibera ATS – anche su questo nuovo subentro è stato presentato ricorso – che dispone l’avvicendamento tra la società attuale e il nuovo soggetto.

Il PSSC sarebbe invece sicuro che negli uffici della ASSL di Nuoro di via Demurtas operino già soggetti terzi su questi dati. All’interno del Project Financing di Nuoro insomma, è guerra totale tra ATS e PSSC.

Il Polo Sanitario controlla per i servizi alla sanità nuorese 50 persone, che ora tremano: se la sentenza del TAR venisse confermata dal Consiglio di Stato si aprirebbe la strada per il subentro di altre aziende nella gestione di tutti i servizi del Project, mettendo a rischio l’attuale personale.

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