Mura (PD): “La Lega vuole vietare le maschere del Carnevale sardo”. Zoffili (Lega): “Solo una strumentalizzazione”

Salvatore

Mura (PD): “La Lega vuole vietare le maschere del Carnevale sardo”. Zoffili (Lega): “Solo una strumentalizzazione”

giovedì 25 Luglio 2019 - 15:18
Mura (PD): “La Lega vuole vietare le maschere del Carnevale sardo”. Zoffili (Lega): “Solo una strumentalizzazione”

Gli onorevoli Romina Mura (PD) e Eugenio Zoffili (Lega)

Hanno fatto scalpore, in queste ore, i commenti pubblicati sulla propria pagina Facebook dall’onorevole PD Romina Mura (APPROFONDISCI), secondo la quale, l’onorevole Eugenio Zoffili (LEGA) vorrebbe vietare alcuni dei simboli della tradizione sarda:

  • Propone di vietare, per ragioni di sicurezza, l’utilizzo nei luoghi pubblici dei TRADIZIONALI SCIALLI e altri indumenti che le DONNE SARDE indossano, alcune quotidianamente, la maggior parte nel corso delle sfilate di SANT’EFISIO , del REDENTORE, della CAVALCATA SARDA, della SARTIGLIA per citare le più conosciute e con cui spesso, secondo le più conosciute e con cui spesso, secondo quelli che sono i canoni tradizionali, coprono parzialmente il volto.
  • Non solo secondo questa proposta di indirizzo le MASCHERE TRADIZIONALI SARDE non potrebbero più essere utilizzate per sfilate ( penso al Carnevale) e spettacoli etnici!

Si sì è proprio così. Avete capito bene. Il CAPO LOMBARDO dei leghisti sardi, che oramai detta Legge nella nostra Terra, chiede che CALI IL SIPARIO SULLA NOSTRA CULTURA MILLENARIA!

Che FACCIA DI BRONZO!

COLLEGHI SARDI della Lega SVEGLIA. Provate a spiegare l’ABC della nostra terra all’ONOREVOLE.

Il testo inserito nel Decreto Sicurezza Bis

Il testo inserito nel Decreto Sicurezza Bis

Questo, invece, il testo inserito nel Decreto Sicurezza Bis da, tra gli atri, il citato Eugenio Zoffili:

“… per il reale pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza che potrebbe scaturire da tale condotta, impegna il Governo a valutare l’opportunità di vietare o limitare, nel pieno rispetto della legge, maggio 1975, n. 152, in luogo pubblico o nel corso di manifestazioni pubbliche, l’utilizzo di indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica e culturale, che comportano in tutto o in parte l’occultamento del volto”).

Il testo, di fatto riferito a capi di abbigliamento come il burka che coprono il volto nella quotidianità, da una parte potrebbe sembrare una “estremizzazione” del testo inserito nella proposta di legge alla Camera (come tra l’altro smentisce lo stesso Zoffili che minimizza sostenendo che si tratti di una strumentalizzazione e che “le bellissime tradizioni della Sardegna non c’entrano nulla”) dall’altra, se interpretata e applicata alla lettera, di fatto qualche preoccupazione dovrebbe insinuarla nel mondo che gravita intorno al folklore, non solo sardo.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi