Polo industriale di Arbatax a rischio smantellamento: in Parlamento il M5S chiede spiegazioni

Sonia

Polo industriale di Arbatax a rischio smantellamento: in Parlamento il M5S chiede spiegazioni

venerdì 19 Aprile 2019 - 10:40
Polo industriale di Arbatax a rischio smantellamento: in Parlamento il M5S chiede spiegazioni

Arbatax

Durante le sedute di ieri del Senato e della Camera, i parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle Fenu, Manca e Cabras hanno depositato una interrogazione rivolta al Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio con cui chiedono di sapere “quali iniziative intenda assumere il Ministro affinché Saipem S.p.A incrementi gli investimenti in Italia rilanciando i siti interessati dalla crisi, in particolare lo stabilimento di Arbatax di proprietà della “Intermare Fabrication Yard”.

Il parlamentare Massimiliano Fenu

Secondo i parlamentari le rassicurazioni fornite dai vertici della società appaiono generiche e troppo simili a quelle date in passato “ai lavoratori dello stabilimento di Cortemaggiore (Piacenza), invece poi dismesso definitivamente nel 2016, per essere delocalizzato in Romania, dopo una progressiva riduzione delle attività produttive del sito”.

Il timore è che l’azienda stia perseguendo ad Arbatax una strategia analoga a quella di Cortemaggiore, attuando quindi una progressiva smobilitazione del sito.

Secondo i parlamentari la prassi della delocalizzazione delle attività produttive in altre nazioni da parte di una società a controllo pubblico “oltre a costituire una condotta sgradevole nei confronti del nostro Paese, richiederebbe degli opportuni approfondimenti, sia per verificare un’eventuale violazione delle disposizioni di cui al Decreto Dignità, che introduce sanzioni proprio per le imprese che delocalizzano all’estero, sia per verificare quali siano le motivazioni profonde di alcune delle ultime scelte (quella più eclatante: il trasferimento della prima linea di management della divisione off-shore a Parigi”.

A tal proposito ricordano che nell’ottobre dello scorso anno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato a Palazzo Chigi i manager delle grandi imprese a controllo pubblico, tra i quali anche l’amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ai quali ha rivolto l’invito ad incrementare gli investimenti e le assunzioni.

La condotta della società appare tuttavia andare in controtendenza rispetto a quella che vuole essere la linea del Governo.

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi