Bilancio di fine mandato per il sindaco di Bosa che annuncia: “non mi candiderò alle prossime elezioni”

Sonia

Bilancio di fine mandato per il sindaco di Bosa che annuncia: “non mi candiderò alle prossime elezioni”

lunedì 01 Aprile 2019 - 15:48
Bilancio di fine mandato per il sindaco di Bosa che annuncia: “non mi candiderò alle prossime elezioni”

Il bilancio di fine mandato da parte del Sindaco Mastino

«Sono orgoglioso per quanto abbiamo fatto in questi 5 anni, ma dispiaciuto perché molta gente non sembra averlo capito e invece ci è venuta contro un’ Opposizione che ci ha contrastato su tutto a prescindere, con una polemica feroce, specialmente sui social. Abbiamo operato con spirito di coesione, tranne qualche defezione, rifiutando le raccomandazioni e le facili promesse, cercando di venire incontro alla gente. Abbiamo però l’impressione di non essere stati in grado di comunicare adeguatamente ciò che abbiamo fatto, presi come eravamo dal lavoro intenso. Per questo non mi candiderò alle prossime elezioni».

Questo in sintesi il preambolo che il sindaco di Bosa, Luigi Mastino, ha pronunciato prima del bilancio di fine mandato, (33 pagine), che contiene quanto è stato fatto e ciò che è stato  avviato, di questa ultima amministrazione della città del Temo. Insieme a questa già clamorosa anticipazione ne è venuta però anche un’altra: tutto l’esecutivo non si presenterà alle prossime elezioni. Nel lunghissimo elenco tutte le emergenze che hanno caratterizzato la vita della città, molte da sempre. Da buon ex dirigente scolastico la messa in sicurezza delle scuole, quasi tutte in cattivo stato, qualcuna persino pericolosa. Una delle emergenze di Bosa è il fiume. Per quanto bello e caratterizzante la città, ha sempre fatto brutti scherzi uscendo dal suo alveo. La canalizzazione del Temo, ma anche i canali che convogliano le acque che scendono dalla montagna, non saranno più un pericolo poiché è già pronto un finanziamento di 20 milioni di euro. E così per la sicurezza della città nella quale sono già state collocate 12 telecamere. Nel campo dei beni culturali Bosa ha un numero rilevante di chiese, molte delle quali hanno visto un intervento. Il fatto più importante in questo settore è senz’altro l’acquisizione del Castello del quale il comune si è assicurata la gestione. E ancora il teatro, da tempo chiuso, per il quale esiste già un finanziamento di 200 milioni per la sua sistemazione, fatto che costituisce una pedina importante per lo sviluppo turistico anche in senso culturale. E sempre in questo campo la novità della istituzione della tassa di soggiorno che, nei tre mesi estivi, ha procurato 56.000 euro da spendere nelle manifestazioni. Importante anche, per la circolazione in città, che risulta particolarmente difficile specie nei mesi estivi, l’avvio della soluzione del parcheggio di Santa Giusta.

Ancora in campo turistico è in via di definizione la questione del campeggio di Turas località dove è stata messa in sicurezza la strada, al riparo dalla furia del mare, e realizzata una pista pedonale, suscettibile di allargamento. Tutto il programma di quanto è stato svolto sarà pubblicato  sul sito comunale. «Siamo stanchi di questo clima di incomprensione e lasciamo ai più giovani la guida della città, con la speranza che sappiano approfittare di quanto abbiamo messo in cantiere», è l’amara conclusione del sindaco Luigi Mastino.

P.G.Vacca

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