Nuoro. Dalla dipendenza alla morte: cambiano le droghe ma gli effetti restano gli stessi di sempre

Sonia

Nuoro. Dalla dipendenza alla morte: cambiano le droghe ma gli effetti restano gli stessi di sempre

venerdì 22 Marzo 2019 - 11:20
Nuoro. Dalla dipendenza alla morte: cambiano le droghe ma gli effetti restano gli stessi di sempre

Un momento del seminario

Tachicardia. Aggressività. Neurotossicità. Morte.

Mentre sulle slide proiettate nel grande schermo vengono lette queste parole, si solleva un mormorio di preoccupazione.

Un momento del seminario

Un momento del seminario

La sala dell’oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Nuoro è gremita di persone, quelle che hanno potuto partecipare all’incontro “Droghe vecchie e nuove”, organizzato dalla ASD Pallacanestro Nuoro in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Nuoro. Con gli immediati effetti e le conseguenze a lungo termine, vengono proposte le immagini del materiale sequestrato negli ultimi mesi di attività della Squadra Mobile di Nuoro. A spiegarle c’è il Sovrintendente Capo Giuseppe Rindone , che fotografa la realtà pericolosa dei sempre più giovanissimi nuoresi: la provenienza e la diffusione ma anche i termini con cui le sostanze stupefacenti vengono chiamate: “francobolli”, “crack”, “schioppo”.

Nomi diversi il cui cognome è sempre lo stesso: droga.

È il gergo utilizzato dai figli dello sballo, della dipendenza, dell’esigenza di essere sempre più oltre la normalità. Ma avverte Giuseppe Rindone «…si arriva alla droga non solo per disperazione o estremo disagio sociale ma anche per curiosità, per l’essere accettati, per essere alla pari degli “altri”».

Un incontro che per ora non indaga sulle cause interiori o sociali per cui ci si droga – occorrerà un altro incontro fortemente voluto dal pubblico in sala e già inserito nella programmazione della dirigenza Sirbones – ma un chiaro e purtroppo allarmante elenco delle ultime sostanze in circolazione, la spiegazione dell’aspetto che esse hanno: colorate come marshmallows o sottili come francobolli, sembrare innocue e gestibili ma in realtà rendersi necessarie, fino a rendersi dipendenti del “farsi”, ancora, fino a che non si entra nel tunnel della vera tossicodipendenza.

I prezzi, le modalità, le conseguenze vengono spiegate da Rindone con un linguaggio sobrio e diretto che evita equivoci e incomprensioni, interagendo con un pubblico preoccupato ma consapevole, e soprattutto pronto a intervenire con domande interessanti che svelano i retroscena della droga.

«Sorvegliare le abitudini dei nostri figli, valutare eventuali cambiamenti negativi purtroppo non basta ad evitare il peggio – prosegue l’Assistente Capo Agostino Corona – occorre prevenire, portando tra le conoscenze di adulti e genitori gli strumenti, l’aspetto e le conseguenze delle sostanze presenti sul mercato della droga, quest’ultimo in continuo cambiamento, di sostanze sempre più facilmente reperibili e purtroppo, sempre più economiche». Quindi informazione, conoscenza dei rischi che si corrono e saper cosa fare e chi chiamare nel caso ci si accorga che un ragazzo è entrato in contatto con qualsiasi tipo di droga.

La ASD Pallacanestro Nuoro ha fortemente voluto e organizzato questo incontro, in collaborazione con l’Azione Cattolica del Sacro Cuore che, con il suo tramite l’animatrice Elisa Meloni e con tutto lo staff dei suoi dirigenti, ha pensato così di dare il suo contributo alla lotta contro la droga in città, proseguendo nella sua linea di valorizzazione sociale del praticare attività sportiva.

«Crediamo sia utile iniziare dall’essere informati sull’argomento– spiega Giuseppe Goddi, Coordinatore della Pallacanestro Nuoro – per poter debellare e affrontare questa pericolosa realtà, con la speranza che ogni eventuale segnale illustrato oggi dalla Questura di Nuoro, venga colto e affrontato nel modo giusto, in sincronia con le istituzioni e le Forze dell’Ordine».

Conoscere meglio l’attualità quindi, e le dinamiche che portano ancora molti giovani a “provare” le droghe.

È perciò importante offrire alternative, forti motivazioni e il sostegno a progetti per i nostri giovani che includano socialità e obiettivi, come l’attività sportiva, che pretende responsabilità e impegno in cambio di buona compagnia e sano divertimento: l’insieme che può tenerli lontano dalla noia e dalle tentazioni.

M. A. Giannotti

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