Operazione Diablo. Nuovo colpo al traffico di esplosivi, armi e droga

Sonia

Operazione Diablo. Nuovo colpo al traffico di esplosivi, armi e droga

lunedì 10 Dicembre 2018 - 14:41
Operazione Diablo. Nuovo colpo al traffico di esplosivi, armi e droga

I vertici dell'organizzazione: Vincenzo Marongiu e Nicolò Piras

Un nuovo, duro colpo è stato inferto alla banda che in Ogliastra muoveva i traffici di esplosivo, armi e droga.

Il blitz scattato questa mattina ad Arzana (inserito all’interno dell’Operazione Diablo avvenuta lo scorso 19 gennaio) ha portato agli arresti di Vincenzo Beniamino Marongiu (classe 1972), Nicolò Piras (classe 1990), Pietro Monni (1970), Enrico Balloi (1987) e Davide Balzano (1988) e la denuncia in stato di libertà di altre 3 persone.

Diverse le compagnie, le stazioni e i settori dei Carabinieri coinvolti: Arzana, Lotzorai e Uta, Lanusei, le Squadriglie di Arzana e Santa Maria Navarrese congiuntamente al personale del Commissariato. di Lanusei e del N.I.P.A.F. dell’Ispettorato Forestale di Lanusei, mentre le indagini sono state coordinata dal Procuratore Capo Biagio Mazzeo.

Gli altri arrestati: Dvide Balzano e Enrico Balloi

Gli altri arrestati: Davide Balzano e Enrico Balloi

Migliaia di intercettazioni hanno evidenziato come il gruppo arzanese fosse assolutamente inserito in un grosso traffico di armi che ha messo in relazione il comune di Arzana (quale centro nevralgico) con diversi altri centri ogliastrini.

Numerosi i furti eseguiti dai componenti della banda in abitazioni e edifici pubblici di Arzana e non solo. Tra i più importanti quello avvenuto nel dicembre del 2014 a Lanusei nell’abitazione dell’Avvocato Contini e del fratello veterinario, attribuibile con ogni probabilità Vincenzo Beniamino Marongiu. In quell’occasione furono rubati: una pistola Beretta calibro 6.35, due fucili calibro 12 e uno calibro 16, una carabina a leva calibro 30×30 con ottica di puntamento in fibra ottica oltre a un’altra pistola Beretta calibro 9×21 modello 98.

I capi della banda erano Vincenzo Beiamino Marongiu e Piras Nicolò. mentre gli associati erano  Pietro Monni, Federico Laisceddu e Stefano Marongiu.

Gli associati: Federico Laisceddu, Stefano Marongiu e Pietro Monni

Gli associati: Federico Laisceddu, Stefano Marongiu e Pietro Monni

Vincenzo Beniamino Marongiu: secondo le indagini, l’uomo deteneva diverse armi da guerra illegalmente (mp-40 e pistola mitragliatrice sten, non rinvenute), mentre sono state attribuite a lui 30 mine antiuomo (rinvenute il 30 ottobre scorso nelle campagne di Arzana e rubate nel deposito militare Campomela di Sassari) che Marongiu stava a sua volta rivendendo (APPROFONDISCI). Aveva con sé, infine, anche un computer provento di furto ai danni delle scuole medie del paese.

Mine antiuomo e armi rinvenute dai Carabinieri

Mine antiuomo e armi rinvenute dai Carabinieri

Nicolò Piras: L’uomo oltre ad aver cercato di resettare un pc per depistare le indagini, è accusato di aver rubato computer, proiettori digitali e altri dispositivi informatici (rinvenuti e sequestrati durante l’esecuzione della misura cautelare del 09 gennaio 2018) dalle scuole medie di Arzana, dove si era introdotto attraverso la rottura di una porta blindata (APPROFONDISCI). Lui, come il complice, deteneva illegalmente una pistola mitragliatrice da guerra UZI non rinvenuta.

Davide Balzano: il 30enne si occupava di ricettazione di oggetti antichi e di interesse archeologico. Nell’operazione del 9 gennaio, durante le perquisizioni gli erano stati trovati 126 frammenti di reperti in terracotta.

Lo stesso è accusato di simulazione di reato, perché aveva denunciato un furto mai avvenuto delle quattro ruote dell’auto per il risarcimento assicurativo. Insieme ad altre persone non identificate, ha rubato tre bobine di rame custodite all’interno di un capannone e destinate al funzionamento degli impianti della diga di Santa Lucia  di Villagrande Strisaili.

Enrico Balloi definito l'”armaiolo” per le sue capacità di modifica e manutenzione di armi, è accusato di porto illegale in luogo pubblico di una pistola semiautomatica in calibro 6,35 mm; è inoltre accusato del reato di ricettazione perché trovato anche lui di un personal computer rubato dalla scuola  media di Arzana.

Vincenzo Beniamino Marongiu e Nicolò Piras: sono accusati  di aver rubato monili in oro e argento dalle abitazioni di due loro compaesani.

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