Da Ivrea, polo industriale del XX secolo, all’anima arabo-normanna di Palermo, passando per San Gimignano fino ad arrivare al complesso nuragico di Barumini. Una carrellata sui siti italiani patrimonio dell’Unesco (54 in tutto) per celebrare i 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel patrimonio mondiale dell’Umanità e l’impegno dei carabinieri nel tutelarli.
Il calendario dell’Arma 2019 – che con una tiratura di 1 milione e mezzo di copie è ormai un oggetto cult – festeggia anche i 50 anni dalla nascita dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, è stato presentato nella mattinata di ieri dal Colonnello del Comando Provinciale Franco Antonio Maria Di Pietro, il quale ha precisato che i i vari siti offrono di «una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola.
In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi `caschi blu della cultura´ all’Unesco.
Mentre l’agenda, al quarantesimo anno di pubblicazione, è stata pensata sul tema “I Carabinieri nella letteratura italiana.
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