Autoriparazioni e ricambi: Scoperti dalle Fiamme Gialle oltre 2 milioni di evasione fiscale

Salvatore

Autoriparazioni e ricambi: Scoperti dalle Fiamme Gialle oltre 2 milioni di evasione fiscale

giovedì 15 Novembre 2018 - 10:15
Autoriparazioni e ricambi: Scoperti dalle Fiamme Gialle oltre 2 milioni di evasione fiscale

La Guardia di Finanza della Brigata di Bosa Marina ha concluso un’importante operazione di polizia economico-finanziaria denominata “Privato 4X4” che ha consentito di portare alla luce un sistema di evasione fiscale posto in essere da numerosi autoriparatori, diffuso nella provincia nuorese e poi estesosi a parte del territorio regionale.

La Guardia di Finanza a Bosa Marina

La Guardia di Finanza a Bosa Marina

L’articolato impianto di occultamento dei redditi prodotti non è sfuggito alle Fiamme Gialle che hanno ricostruito in maniera puntuale gli ultimi quattro anni di operazioni commerciali ed economiche delle aziende controllate anche grazie al fondamentale apporto di militari specializzati in computer forensics che ha consentito di individuare una contabilità parallela a quella ufficiale, gestita mediante codificazioni e criptodati inerenti ai soggetti coinvolti nel sistema di evasione fiscale.

In particolare, le aziende di autoricambi utilizzavano un software gestionale, legale e normalmente in commercio, con il quale venivano gestite le cosiddette “schede cliente”, identificative del nominativo e partita IVA dell’autoriparatore, per le compravendite regolarmente fatturate.

Parallelamente alla regolare tenuta della contabilità era stato creato un sottoarchivio, occultato nel sistema informatico e accessibile esclusivamente mediante codici, nel quale erano contenute le “schede cliente” inerenti alle compravendite in nero non fatturate della clientela e codificate con un nominativo criptato.

L’operazione che ha permesso di individuare oltre 30 clienti che effettuavano acquisti di merce “in nero”, si è conclusa con la contestazione di oltre 2 milioni di euro di imponibile recuperato a tassazione, violazioni complessive all’IVA per oltre 500 mila euro e la richiesta all’Amministrazione Finanziaria dell’applicazione delle misure cautelari sulle disponibilità patrimoniali degli imprenditori verificati al fine di garantire le casse dell’Erario.

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