Da Cagliari a Olbia passando per Nuoro. In sella ad un tandem l’impresa di 4 giovani

Sonia

Da Cagliari a Olbia passando per Nuoro. In sella ad un tandem l’impresa di 4 giovani

martedì 05 Giugno 2018 - 10:49
Da Cagliari a Olbia passando per Nuoro. In sella ad un tandem l’impresa di 4 giovani

Da Cagliari ad Olbia passando per Nuoro pedalando su una Graziella. Questa è l’impresa quasi impossibile in cui si cimenteranno, dal 5 all’8 giugno, Enrico Casini, Giovanni Pasella, Ado Sanna e Maurizio Dessì: partire da Cagliari in sella ad un tandem Graziella Carnielli per raggiungere Olbia, dove l’attende la sua proprietaria, Michela.

Durante i quattro giorni, i ragazzi si alterneranno, due per volta, in sella alla storica bici con le ruote da 20”, non proprio il classico mezzo veloce per lunghe distanze, sulle strade secondarie della Sardegna, parallele alla SS 131. Oltre 80 chilometri in media al giorno, per un totale di 325 km, passando attraverso la città metropolitana di Cagliari, il Campidano, la Barbagia, il Gennargentu, la Baronia e la Gallura fino ad arrivare ad Olbia.

Diverse saranno le tappe lungo il percorso (Oristano, Nuoro, Irgoli per i pernottamenti intermedi) in ognuna delle quali ci si aspetta la calorosa accoglienza e il supporto dei tanti appassionati di Grazielle e velocipedi storici e non, per celebrare insieme la bicicletta come mezzo di trasporto, di mobilità attiva e di promozione turistica del territorio.
Origine e destinazione del viaggio non sono casuali.
Enrico Casini, professionista del cicloturismo ha fondato diverse ciclofficine a Cagliari e Olbia. Ado Sanna, performer di nuovo circo e artista di strada, studia la bicicletta acrobatica KUNSTRAD. Giovanni Pasella e Maurizio Dessì hanno condiviso l’esperienza progettuale delle ciclofficine. 

Le ciclofficine mettono a disposizione, di chiunque abbia necessità, attrezzi specifici per la ciclomeccanica e manuali esplicativi, ma anche consigli su come procedere nella risoluzione dei problemi,  sono al servizio alla popolazione senza scopo di lucro: non vendono biciclette ne ricambi, promuovono invece rivenditori e artigiani locali, condividono conoscenza e alimentano la propria attività grazie alla partecipazione dei volontari.

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