Scano Montiferro. Il bisnonno emigrò in Argentina: dopo due generazioni lui riabbraccia i parenti sardi grazie a Fb

Sonia

Scano Montiferro. Il bisnonno emigrò in Argentina: dopo due generazioni lui riabbraccia i parenti sardi grazie a Fb

martedì 08 Agosto 2017 - 12:52
Scano Montiferro. Il bisnonno emigrò in Argentina: dopo due generazioni lui riabbraccia i parenti sardi grazie a Fb

Scano Montiferro, piazza Ragina Elena (© foto S.Novellu)

Esteban Urgu, 38 anni, a dispetto del cognome tipicamente sardo, però, lui è argentino in quanto figlio di quella generazione che emigrò dalla propria terra natale in cerca di fortuna e lavoro.

Oggi Esteban, nato a Buenos Aires, torna nella propria terra di origine, Scano di Montiferro, il paese che il bisnonno Salvatore fu costretto ad abbandonare ai primi del Novecento per raggiungere l’Argentina. Il legame con la nostra Isola era troppo forte e non è mai stato reciso: in tempi di internet Urgu ha cercato in lungo e in largo i suoi parenti sardi utilizzando i social network riuscendo a rintracciarli dopo due anni.

Il sardo-argentino, che nella capitale sudamericana fa il “bombero”, cioè il vigile del fuoco, accompagnato da un gruppo di amici isolani, ha incontrato il sindaco di Scano, Antonio Flore, nella sala consiliare del comune del Montiferru e conosciuto i parenti che vivono nel paese. La più anziana, una prozia, ha 90 anni.

Esteban Urgu ha ricostruito la trama dei propri rapporti con la Sardegna grazie a Facebook e in particolare alla pagina “Urgu in su mundu”, creata da un altro Urgu, Luca, originario di Paulilatino, insegnante di Lingua e Letteratura spagnola nella scuola superiore.

Una storia di emigrazione e di ricongiungimento con la terra di origine: «sono felice di essere tornato a casa. Ho cercato le mie radici e ora le ho trovate – ha detto visibilmente emozionato. A Scano ritrovo una memoria che arricchisce la mia vita. Mio bisnonno non è riuscito a tornare nella propria terra ma io sono tornato e lui è con me». Il sindaco ha donato a Esteban libri sulla storia del paese e il certificato di appartenenza alla comunità: «per noi è un grande piacere accogliere chi sente il richiamo dei ricordi e delle radici. Il senso di appartenenza alla comunità si rinnova e si rafforza». Lui ha risposto con un saluto in lingua sarda: «Si torro gratzias a tottus».

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