Confcommercio: «da settembre si rischiano sanzioni per chi si rifiuta di far pagare con il POS»

Sonia

Confcommercio: «da settembre si rischiano sanzioni per chi si rifiuta di far pagare con il POS»

martedì 08 Agosto 2017 - 09:45
Confcommercio: «da settembre si rischiano sanzioni per chi si rifiuta di far pagare con il POS»

«A settembre ci sarà il colpo di mano del Governo che introdurrà, in attuazione di un decreto del 2012, dei cambiamenti sulle transazioni tramite POS. Infatti si abbasserà i limiti dei pagamenti a 5 euro rispetto agli attuali 30 e soprattutto si definiranno le sanzioni previste in 30 euro per ogni violazione.»

Lo denuncia Gian Luca Deriu il direttore di Confcommercio Nuoro che afferma:« naturalmente il governo sceglie la via più facile, punire e non cercare di capire la complessità del sistema dei pagamenti elettronici. A livello nazionale infatti,  in Italia ci sono quasi due milioni di POS, altrettanti in Francia e 720 mila in Germania. I valori medi transati sul singolo Bancomat in Italia non superano i mille euro (990 euro) 4.463 in Francia e 4.085 in Germania. Questa differenza vorrà dire qualcosa?»

Antonio Cambedda presidente di Federazione Moda Italia Confcommercio Nuoro evidenzia come «tra installazione, costi sul transato e commissioni sul servizio le spese sono sproporzionate, e spesso incomprensibili, per poter incentivare l’uso dello strumento da parte dei piccoli commercianti. Ecco un esempio: Costo di installazione dai 50 ai 100 euro, poi un canone mensile che può variare dai 25 ai 50 euro a questo si aggiungono delle commissioni minime sulla massa transata, ovvero si paga comunque anche se non si usa e quando si usa le percentuali sono alquanto salate; dal 0,60% al 0,80% se si usa il bancomat e va peggio se si usa la carta di credito dove le percentuali viaggiano dal 1,4% al 3% a seconda del tipo di circuito. A tutto questo si aggiunga il traffico telefonico»

«Chi sostiene questi costi? Naturalmente le piccole imprese ed in qualche misura vengono trasferiti sul consumatore. evidenziano i componenti di Confcommercio- Il Governo applica la soluzione più assurda abbassare il limite di utilizzo e punendo i trasgressori e se ne vede bene dall’applicare il regolamento Europeo che ha indicato già dal 2013 delle percentuali massime del 0,2% sui bancomat e 0,3% per le carte di credito. Questo ulteriore provvedimento, se verrà messo in pratica, creerà ulteriori balzelli alle piccolissime attività commerciali ad esempio quelle su area pubblica, tabaccherie, piccole attività alimentari, di vendita fiori, oggettistica, bigiotteria, cartolerie e prodotti per la scuola e alcune tipologie di attività di pubblico esercizio e somministrazione ed innumerevoli attività artigianali. Se si pensa di sconfiggere l’evasione fiscale con questo provvedimento si farà di certo un buco nell’acqua. L’amministrazione statale ha già tutti gli strumenti da mettere in campo ad iniziare dagli studi di settore che a breve diventeranno indici di affidabilità fiscale, incroci di banche dati e quant’altro non certo vessando ancora una volta le piccole attività.»

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