Saiu: l’odissea Palazzetto dello Sport al vaglio della commissione comunale

Sonia

Saiu: l’odissea Palazzetto dello Sport al vaglio della commissione comunale

lunedì 13 Febbraio 2017 - 15:21
Saiu: l’odissea Palazzetto dello Sport al vaglio della commissione comunale

La struttura del Palazzetto

La travagliata storia di un’opera pubblica mai realizzata costata alla comunità nuorese  una perdita di tre milioni di euro

«A Nuoro non costruire un’opera pubblica può costare tre milioni di euro. Sembra assurdo ma è così. Se di solito, infatti, è la realizzazione di un’opera che richiede l’uso di denaro pubblico, a Nuoro succede il contrario. A Nuoro si paga per non realizzarla».

L'intervento di Pierluigi Saiu nel carcere di Badu 'e Carros (foto S.Novellu)

Il consigliere Pierluigi Saiu (foto S.Novellu)

Lo scrive il consigliere dell’opposizione Pierluigi Saiu che con un emendamento presentato nello scorso consiglio comunale, chiede che il caso della struttura sportiva venga analizzato dall’apposita commissione comunale.

Nel 1996 vengono affidati i lavori per la realizzazione  a un’associazione di imprese. Scrive il consigliere: «sarebbe dovuta sorgere in località “Tanca e s’ena” e costare poco meno di sei miliardi di lire. Nel 2000, però, le imprese che avrebbero dovuto realizzare i lavori  li interrompono a causa di contrasti con il comune sulla consistenza del terreno, sulla progettazione e sulle lavorazioni eseguite al di fuori del quadro contrattuale. Nello stesso anno fanno causa all’ente e chiedono un risarcimento miliardario. Nel 2010 arriva la sentenza e il Comune viene condannato a pagare alle imprese poco più di tre milioni di euro. Dopo molti contrasti nel 2012 si arriva a una transazione tra il Comune e le imprese stesse per una somma pari a 1.800.000 euro.

«Nel 2004 si decide però, grazie a un finanziamento di 9.000.000 di euro da parte della Regione, di farlo lo stesso il palazzetto e di farlo nella stessa località in cui sarebbe dovuto sorgere l’altro, a poca distanza. Il progetto definitivo viene approvato dieci anni dopo, nel 2014. La realizzazione dell’opera sarebbe dovuta costare circa sette milioni di euro, al netto di Iva, accantonamenti e spese tecniche (che fanno lievitare il costo complessivo dell’opera a 9.000.000 di euro) – prosegue il consigliere.

L’otto giugno del 2015 la regione scrive al comune togliendogli tre dei nove milioni di euro assegnati a causa dei ritardi accumulati. Dopo più di dieci anni i lavori non sono nemmeno iniziati. Nel dicembre 2015 la vicenda è oggetto di un’interrogazione che solleva le solite polemiche e accuse reciproche tra vecchia e nuova amministrazione.

Nel 2017 si ha la conferma definitiva che la regione ha integralmente definanziato l’opera. Rimarrebbero accantonati i 900.000 euro dell’anticipazione (il 10%) sul  finanziamento regionale che, come ha ricordato l’assessore ai lavori pubblici, saranno utilizzati per far fronte al sicuro contenzioso a cui il comune andrà incontro. Sempre che la Regione non voglia indietro anche quei denari, ovviamente. Se però quei soldi dovessero essere usati per “risarcire” le imprese che non hanno eseguito i lavori, allora ci troveremmo nella paradossale situazione che non realizzare il palazzetto dello sport sarà costato quasi tre milioni di euro: 1.800.000 euro per la mancata realizzazione del primo, 900.000 euro per la mancata realizzazione del secondo».

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