Chiuse le indagini sul delitto Monni-Masala: il presunto killer verso il processo

Sonia

Chiuse le indagini sul delitto Monni-Masala: il presunto killer verso il processo

lunedì 13 Febbraio 2017 - 19:53
Chiuse le indagini sul delitto Monni-Masala: il presunto killer verso il processo

Nuoro, via Manzoni e Il tribunale (foto S.Novellu).

La Procura Nuoro chiude indagini su giovane 21enne di Ozieri

La Procura di Nuoro ha chiuso le indagini nei confronti di Alberto Cubeddu, il giovane 21enne di Ozieri ritenuto responsabile degli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala, lo studente di Orune di 19 anni e il 29enne di Nule uccisi tra il 7 e l’8 maggio 2015.

Il pubblico ministero Manuela Porcu è ora pronta a chiedere al Gup il rinvio a giudizio dell’imputato per concorso in duplice omicidio volontario premeditato. La notifica della chiusura delle indagini, in base all’articolo 415 bis del codice di procedura penale, è arrivata oggi ai legali di Cubeddu, Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu.

E il cerchio dell’inchiesta si chiude: l’altro imputato per entrambi i delitti, Paolo Enrico Pinna, 18 anni di Nule – minorenne all’epoca dei fatti e cugino di Cubeddu – è già sotto processo con giudizio immediato davanti ai giudici del tribunale dei minori di Sassari. «La notifica del 415 bis – ha detto l’avvocato Rovelli – è la consacrazione di quello che noi andiamo dicendo da tempo: non c’è alcuna prova evidente a carico di Alberto Cubeddu, se ci fosse stata avrebbero scelto il giudizio immediato. Si tratta di un passo indietro della Procura che ha dovuto scegliere il rito ordinario per il fatto che non c’è nessuna prova di colpevolezza nei confronti del mio assistito. Faccio anche notare – prosegue il legale – che non si è ancora concluso l’incidente probatorio sui telefoni di uno degli indagati. Appena prenderemo visione della carte decideremo il dà farsi».

L’incidente probatorio che si dovrebbe concludere a Nuoro il 27 febbraio con la consegna del lavoro svolto dal perito informatico, Giancarlo Rosa, sui telefonini di Alessandro Tara, il supertestimone che ha raccontato ai giudici di aver assistito all’incendio della Opel Corsa di Stefano Masala da parte di Cubeddu, la notte del 9 maggio 2015.

La procedura si era aperta qualche mese fa con gli accertamenti tecnici irripetibili sui telefoni di Paolo Enrico Pinna e di un altro indagato marginale, Piergiorgio Massaiu.

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