L’onda di piena della diga di Maccheronis a Torpè è prevista tra la fine mattinata o, al più tardi nel nel primo pomeriggio di oggi.
Fino a questa mattina gli argini della diga stavano contendo l’acqua in modo adeguato ma i Vigili de Fuoco, che stanno monitorando sul posto la situazione attraverso l’allestimento di un Comando avanzato, avevano avvisato che l’ondata di piena poteva creare problemi.
Le immagini della diga di Maccheronis in piena (VVF)
In via precauzionale il Centro di coordinamento dei soccorsi (Ccs), allestito nella prefettura di Nuoro, in accordo con il Centro regionale della Protezione Civile, ha proceduto all’evacuazione, nella zona bassa di Torpè, di 32 abitazioni dove vivono 35 persone.
Torpè. la diga di Maccheronis in piena
Si tratta della stessa zone investita dall’alluvione nel novembre 2013 quando morì una donna anziana. Il Ccs della prefettura, nonostante sia superato, dalle sei di questa mattina l’allarme con codice rosso, continua a gestire la situazione e a monitorare le dighe, in particolare quella di Torpé.
Torpè. la diga di Maccheronis in piena
«Abbiamo lavorato tutta la notte e continuiamo a farlo – ha spiegato il vice prefetto Vincenzo D’Angelo -. La macchina ha funzionato bene dimostrando di saper gestire l’emergenza, non c’è stato infatti nessun danno alle persone. L’esperienza passata del ciclone Cleopatra è riuscita a far maturare il lavoro dei soccorritori e anche la consapevolezza del cittadino: non abbiamo avuto situazioni di abitanti che si sono messi in pericolo». L’intensità delle precipitazioni sia nel Nuorese che in Ogliastra è diminuita, ma gli interventi del Ccs continuano. In particolare in Ogliastra ci sono varie strade e case allagate, reti fognarie intasate.
Massi sono caduti sulla statale 198 fra Gairo Taquisara e Ussassai. Cittadini che vivono in campagna hanno chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e numerosi ovili sono rimasti isolati per via delle strade impercorribili. Ma tutto sta tornando lentamente alla normalità.
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