Peste Suina. Dopo la rivolta a Desulo, la Regione risponde ai pastori: “abbattimenti unica soluzione”

Sonia

Peste Suina. Dopo la rivolta a Desulo, la Regione risponde ai pastori: “abbattimenti unica soluzione”

venerdì 12 Febbraio 2016 - 13:09
Peste Suina. Dopo la rivolta a Desulo, la Regione risponde ai pastori: “abbattimenti unica soluzione”

De Martini, abbattimenti unica soluzione contro malattia

Il responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, Alessandro De Martini prende posizione contro la protesta degli allevatori che ieri mattina avevano impedito ai veterinari di abbattere i capi di bestiame.

«Quando accaduto ieri mattina nelle campagne di Desulo non fermerà in alcun modo l’azione di depopolamento dei suini illegali che si trovano ancora in alcune aree della Sardegna. Si tratta di animali, allevati illegalmente, senza alcun controllo sanitario – spiega il dirigente – che alimentano la diffusione della peste suina africana, come dimostrano i dati dei prelievi effettuati sui maiali abbattuti lo scorso 5 febbraio che hanno registrato il 30% di soggetti positivi al virus, e che vengono macellati clandestinamente, senza nessuna precauzione igienico sanitaria, e quindi possono mettere a rischio la salute degli ignari o incauti acquirenti con malattie pericolosissime per l’uomo come la Trichinellosi». «È obiettivo di questa Giunta liberare la Sardegna da 38 anni di schiavitù sanitaria animale dovuta alla Psa – ha chiarito De Martini – un periodo buio per la nostra zootecnia in cui il comparto suino, con i suoi tanti allevamenti legali, ha pagato il prezzo maggiore: negli ultimi 5 anni si è quasi dimezzato il numero dei maiali allevati sull’Isola».

La Sardegna è già sotto la lente della Commissione Europea che ritiene le azioni di depopolamento attuate dalla Regione troppo blande e per questo ha deciso di interrompere il finanziamento, che nel 2015 era stato di un milione di euro.

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