La FIGC nuorese per il rilancio del calcio a 5 in città e provincia

Sonia

La FIGC nuorese per il rilancio del calcio a 5 in città e provincia

venerdì 22 Maggio 2015 - 14:47
La FIGC nuorese per il rilancio del calcio a 5 in città e provincia

La conferenza di presentazione del rilancio del Calcio a5

La conferenza di presentazione del rilancio del Calcio a5

La conferenza di presentazione del rilancio del Calcio a5

Nuove idee per una disciplina sportiva con una tradizione consolidata

La FIGC nuorese ci riprova lanciando nuove idee per ridare vita all’attività di Calcio a 5 nella città dove già esiste una tradizione: fino alla 2012 Nuoro poteva vantare una società in serie B, la ZIR Prato Sardo che ha cessato l’attività lasciando senza club circa 20 atleti.

Nella conferenza di ieri mattina negli uffici della Delegazione Provinciale FIGC-Lega Nazionale Dilettanti Nuoro, il responsabile provinciale Luca Cossu e il delegato FIGC-LND Giulio Mingioni hanno presentato i programmi per lo sviluppo e la promozione del cosiddetto futsal ossia fútbol de salón chiamato così perché le partite vengono giocate prevalentemente al chiuso (l’obbligo della struttura coperta è previsto dalla C1 in su).

A dimostrazione dell’impegno è stato già fissato un incontro ufficiale, previsto per giovedì 28 maggio con le società sportive della provincia che volessero avvicinarsi alla pratica del calcio a 5, incluse tutte le associazioni sportive non affiliate alla F.I.G.C.

L’obiettivo è quello di far collaborare il calcio a 11 con il calcio a 5 grazie alla proposta del doppio tesseramento: in questo modo con la stessa tessera un giocatore potrebbe gareggiare in entrambe le discipline purché appartenga alla stessa società, giocando, ad esempio, una settimana in una formazione e una settimana in un’altra.

Secondo gli organizzatori uno degli ostacoli maggiori alla ripresa dello sport è la mancanza delle strutture. Anche se il numero delle palestre non è sufficiente per rispondere alle esigenze degli atleti di circa 50 società sparse per la provincia con questa nuova modalità di tesseramento si potrà ovviare al problema perché molte società di calcio a 11 hanno già a disposizione delle palestre per garantire l’attività atletica nei giorni in cui non si possono utilizzare i campi a causa delle cattive condizioni meteorologiche.

Il calcio a 5 è stato spesso erroneamente considerato un’attività amatoriale destinata ai giocatori a fine carriera o ritenuti non idonei al calcio a 11 mentre dalla federazione tengono a precisare che «la disciplina consente un allenamento che richiede più tecnica» e che quindi andrebbe a vantaggio della preparazione dei giocatori.

Inoltre l’iscrizione al calcio a 5 comporterebbe dei costi ridotti sia perché si utilizzano quasi le stesse attrezzature ad esclusione della porta e dei palloni (che devono rispondere alla caratteristica del rimbalzo controllato) sia perché con la stessa matricola si potrebbe giocare nei due campionati.

L’auspicio è che si possa presto contare su una nuova scuola calcio che dia risposta alla grande domanda di sport della città: solo tra i tesserati della FIGC del settore giovanile, si contano ben 2605 bambini e 75 bambine, esclusi juniores e terzo settore.

Michela Sardo

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