Confindustria e scuola formano supertecnici dell'agroindustria

Sonia

Confindustria e scuola formano supertecnici dell'agroindustria

venerdì 03 Ottobre 2014 - 08:08
Un piatto di prodotti della terra

Un piatto di prodotti della terra

Trenta ragazzi diplomati hanno già avuto richieste di lavoro

Mondo della scuola e imprese delle province di Nuoro e Ogliastra sempre più integrati grazie all’avvio a Macomer di corsi di alta formazione per trenta supertecnici dell’agroindustria, specializzandi in particolare nel settore lattiero-caseario e vitivinicolo.

L’iniziativa è dell’Istituto Tecnico Superiore di Macomer che dal prossimo ottobre darà il via alla formazione di esperti dei processi produttivi alimentari in linea con il fabbisogno delle imprese del Marghine, dove si è sviluppato un polo di eccellenza dell’agroalimentare. I corsi per tecnici specializzati nel settore agroindustriale si aggiungono ai corsi attivati  nel 2011 per esperti nel comparto energetico: i primi 21 tecnici specializzati formati dall’ITS di Macomer si sono diplomati lo scorso 20 settembre e molti di loro hanno già in tasca una proposta di lavoro. L’iniziativa – fortemente sostenuta anche da Confindustria che dell’ITS è socio fondatore – conferma la valenza degli Istituti Tecnici Superiori, scuole di alta specializzazione tecnica e tecnologica che come registrato di recente dai dati del Ministero si confermano un buon lasciapassare per il lavoro (circa il 65% dei diplomati dei primi corsi biennali è stato contrattualizzato).

L’ampliamento dell’offerta formativa, con l’attivazione di corsi per l’agroindustria, dimostra l’attenzione dell’Istituto per la vocazione produttiva del Marghine e i fabbisogni delle imprese locali. Nel territorio è presente un polo agroalimentare di eccellenza regionale con numeri importanti in termini di fatturato, export e valore aggiunto e aziende all’avanguardia, molte delle quali si posizionano in testa alla classifica delle imprese guida in Sardegna (fonte: Sardegna Statistiche). Il settore agroalimentare offre d’altronde prospettive occupazionali incoraggianti: dai dati Federalimentare risulta che l’industria alimentare in Italiaassorbe ogni anno 15mila giovani, di cui solo 2mila sono laureati mentre gli altri hanno una formazione tecnica. Dati confermati anche dalle statistiche Excelsior Unioncamere che stimano l’ingresso da qui al 2017 di 47.400 nuovi addetti dell’agroindustria in Italia (comparto che passa dagli attuali 473.500 a 484mila assunti).

Scuola post-diploma ad alta specializzazione attiva dal 2011, l’ITS di Macomer è il primo e unico Istituto Tecnico Superiore in Sardegna, pensato per offrire un percorso alternativo a quello universitario. Costituito per formare personale altamente qualificato nei settori di punta dell’economia locale, esso rappresenta – insieme all’Università e all’Ailun – una delle realtà formative più importanti del centro Sardegna. L’Istituto è dunque un presidio importante da salvaguardare e sostenere, soprattutto in un territorio come il nostro con indici elevati di dispersione scolastica e disoccupazione giovanile. Per questo è indispensabile che la Regione dedichi più attenzione a questo Istituto penalizzato – come tanti altri enti– dai ritardi nell’accredito delle risorse e dalle incertezze che rendono difficile programmare in modo adeguato le attività. Come sottolineato con forza nel nostro Progetto della Sardegna centrale la formazione è un punto chiave per uscire dalla crisi: investire sui presidi formativi è fondamentale per sostenere le imprese che per essere competitive, innovarsi e crescere necessitano di personale altamente qualificato e di competenze a sempre più alto contenuto tecnico e tecnologico.

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