PD nuorese: il congresso deve essere un modo per ripartire

Sonia

PD nuorese: il congresso deve essere un modo per ripartire

martedì 09 Settembre 2014 - 17:17
PD nuorese: il congresso deve essere un modo per ripartire

Una tessera del PD

Una tessera del PD

Una nuova politica che sappia interpretare le esigenze della società

Un documento politico firmato dal primo cittadino Alessandro Bianchi, Vincenzo Floris e Luisa Puggioni, scritto in occasione dell’ultimo congresso  convocato dal Partito Democratico.

Si richiamano tutti i tesserati e i simpatizzanti ad una nuova responsabilità politica e sociale per contribuire allo sviluppo del territorio, mettendo in secondo piano i personalismi e le lotte intestine per l’evolversi dello stesso partito.

Di seguito il testo pubblicato integralmente

“Le sfide che attendono il Partito Democratico della provincia di Nuoro hanno molto a che fare con la prospettiva che vogliamo dare alla città capoluogo e al territorio che ad essa fa capo. La sostanziale marginalità a cui la provincia e più in generale le zone interne sono costrette dalle recenti politiche regionali, la crisi del comparto industriale con il pesante fardello della disoccupazione, i territori per cui va ripensata una vocazione vantaggiosa per le comunità, una nuova politica energetica a sostegno delle realtà ancora operative e l’esigenza di riaffermare la necessità di un impegno dello Stato e della Regione nel settore dei servizi, della sanità e delle infrastrutture, richiamano tutti gli iscritti e i simpatizzanti, e con essi i dirigenti democratici, ad un alto senso di responsabilità, alla coesione e alla ricerca di unità, affinché neanche un frammento di energia possa distogliersi da una lotta, che per il territorio vuol dire sopravvivenza. Il prossimo congresso provinciale non può e non deve essere una disputa su tessere, su appartenenze, su schemi che la dura realtà che viviamo ci dice essere logori e anacronistici. I nostri elettori chiedono un partito che abbia una visione, che sia pronto ad interpretare e tradurre le richieste che una società in veloce trasformazione pone a chi si candida a contrastarne la crisi. Confrontiamoci sulle idee e i programmi perché questo ci viene chiesto, questo deve essere il nostro congresso.

Si superino le rigidità e i personalismi e si lavori ad un “tavolo della responsabilità” per individuare soluzioni e formule di garanzia, coagulando intorno ad una guida condivisa e ad un mandato collegiale le idee per sostenere il programma del Pd e della coalizione di centrosinistra, per il futuro del centro Sardegna”.

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