Reti di impresa sono una grande opportunità per l’export e l’agroalimentare

Sonia

Reti di impresa sono una grande opportunità per l’export e l’agroalimentare

lunedì 18 Agosto 2014 - 15:51
Reti di impresa sono una grande opportunità per l’export e l’agroalimentare

L'incontro da Confindustria (© foto S.Meloni)

Il logo di Confindustria (© foto S.Novellu)

Il logo di Confindustria (© foto S.Novellu)

Nuovi mercati in Gran Bretagna, Germania e Polonia  

 Al via il Piano export della rete MANNA GustoSardegna, l’aggregazione nata all’interno di Confindustria Sardegna Centrale e che dal marzo 2013 riunisce otto imprese d’eccellenza dell’agroalimentare tipico sardo, con un fatturato complessivo di 40 milioni di euro all’anno e 140 addetti. A poco più di un anno dalla nascita, la rete MANNA è pronta a sbarcare in Gran Bretagna,in Germania e in Polonia. Tre mercati europei che registrano interessanti margini di crescita soprattutto nel settore agroalimentare, in particolare per le specialità regionali, la cucina etnica e i prodotti tipici e di qualità come quelli sardi. Il costo complessivo dell’investimento è di 300mila euro, necessari per finanziare attività di marketing, promozione, logistica e altre attività di supporto.

 L’export è una grande opportunità che offre alle aziende interessanti margini di crescita. In Sardegna però c’è ancora molto da fare sul fronte delle aggregazioni: i dati sulla diffusione delle reti sono infatti ancora molto bassi. La nostra isola è all’undicesimo posto in Italia per diffusione di reti d’impresa (con 183 aziende coinvolte) ma vanta un primato positivo per le imprese dell’agroalimentare: sono ben 94 le aziende che in questo settore si sono aggregate. Perché non sempre “piccolo è bello” ma bisogna crescere e fare squadra così da poter anche migliorare leperformance già significative del settore agroalimentare che nelle province di Nuoro e Ogliastra conta 524 imprese attive, più di 1700 addetti e un giro d’affari per l’export pari a 25 milioni di euro, il 21% dell’export provinciale (dati Uniocamere 2012).

 Internazionalizzare non è un’operazione semplice. Richiede preparazione, competenze diversificate e professionalità. Bisogna studiare il mercato, analizzare i concorrenti e imparare a conoscere la catena della distribuzione e i fabbisogni dei nuovi consumatori. Per questo è necessario unire le forze e lavorare all’interno di una rete, ottimizzando i risultati e sfruttando le economie di scale, come hanno deciso di fare le otto aziende associate in MANNA GustoSardegna. Perché non è sufficiente che il prodotto sia buono e rispetti le norme alimentari – spesso rigide e complicate – del Paese di destinazione. Occorre lavorare sul packaging e sulla tipologia di prodotto per adattarsi ai gusti e agli stili di vita dei consumatori, che per lo più ricercano prodotti genuini ma al tempo stesso versatili e veloci da preparare.

 Certo è che si possa improvvisare. Serve una pianificazione precisa e figure specializzate come l’export manager in grado di facilitare l’avvio di rapporti commerciali con i nuovi mercati. Grazie al nuovo piano export, i prodotti più rappresentativi dell’agroalimentare tipico sardo saranno presto sulle tavole di inglesi, polacchi e tedeschi, sempre più attenti al mangiare sano e ai prodotti semplici e genuini, così caratteristici del made in Sardinia. 

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