Topo d'appartamento incastrato dal suo DNA

Sonia

Topo d'appartamento incastrato dal suo DNA

mercoledì 09 Luglio 2014 - 10:05
Topo d'appartamento incastrato dal suo DNA

Lo studio dove è stato rilevato il campione

Lo studio dove è stato rilevato il campione

Lo studio dove è stato rilevato il campione

Alcune gocce di sangue risolutive per il caso

Aveva rubato lo scorso dicembre dallo studio legale associato “Avvocato Marongiu” di via Zara a Nuoro un computer portatile e una pen drive: ma gli è andata male perché alcune gocce di sangue lo hanno incastrato.

S.P, nuorese, pluripregiudicato di 45 anni è stato denunciato a piede libero dagli uomini della Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile  consumato la sera del 30 dicembre 2012.

Quel giorno, dopo che gli avvocati avevano chiuso l’ufficio, ignoti si erano introdotti nell’appartamento calandosi dal tetto e, dopo aver infranto il vetro di una finestra, avevano messo a soqquadro le stanze e  portato via un pc portatile e un pen drive, che contenevano anche documenti di lavoro.

Rompendo il vetro della finestra il ladro si era ferito. Durate il sopralluogo, infatti, la Polizia Scientifica aveva riscontrato alcune gocce di sangue.

Gli uomini della Squadra Mobile, diretti da Fabrizio Mustaro, sospettando un furto su commissione, hanno svolto una lunga attività di indagine attraverso l’esame di alcune telecamere di sorveglianza della zona e alcune testimonianze. Grazie alle informazioni raccolte era stato individuato S.P., al quale poi era stato prelevato un campione di saliva per l’estrazione del DNA.

La comparazione di questo campione con quello prelevato dalla scena del crimine, ha consentito, qualche giorno fa, al laboratorio di Genetica Forense della Polizia Scientifica di Napoli di individuare con assoluta certezza S.P. quale responsabile del furto.

Successivi approfondimenti investigativi e una recente perquisizione a carico dell’indagato hanno permesso di escludere che qualcuno avesse commissionato il furto per impadronirsi dei documenti contenuti nel pc. Il ladro, invece, si era introdotto nello studio legale “soltanto” per cercare dei soldi. Il pc e il pen drive, molto probabilmente, sono stati rivenduti.

Il pluripregiudicato non è nuovo ad azioni simili, altre volte è stato denunciato e condannato per furti e rapine.

Le indagini sono state coordinate dal sost. P.M. Giorgio Bocciarelli.

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