Il bastone del pastore: un dono di cui andare fieri

Sonia

Il bastone del pastore: un dono di cui andare fieri

domenica 22 Dicembre 2013 - 08:21
Il bastone del pastore: un dono di cui andare fieri

Il Gen. Robusto in visita a Nuoro (foto S. Novellu - Cronache Nuoresi)

Il Generale Robusto omaggia i Carabinieri distintisi nelle ore in cui infuriava Cleopatra

Il bastone del pastore, segno che la sua figura è riconosciuta come quella del loro pastore, è ciò che ha ricevuto in dono dai suoi uomini il Generale di Divisione Luigi Robusto, Comandante della Legione dei Carabinieri Sardegna, giunto oggi a Nuoro, presso il Comando Provinciale, per omaggiare i suoi uomini, quelli che si sono distinti in occasione del nubifragio Cleopatra, che nella notte del 18 novembre scorso ha devastando il nostro territorio, riscuotendo un pesante tributo di vite umane.

Tra gli interventi operati dai Carabinieri in quei frangenti, vanno ricordati in primis quelli effettuati nella stessa Nuoro, ma soprattutto a Oliena, Villagrande Strisaili, Torpè, Onanì, Onifai e Bitti, dove hanno evacuato scuole, soccorso gli inquilini di case allagate, messo in sicurezza la circolazione in corrispondenza di strade e ponti interessati da crolli o cedimenti del manto stradale.

Con linguaggio semplice e diretto e tono pacato, Il Generale ha tratteggiato quella che dev’essere oggi la figura degli uomini della Benemerita: «Il Carabiniere deve saper parlare con la gente e deve farlo con un linguaggio semplice, non deve giudicare, come il buon pastore, perché se giudica nessuno verrà mai a raccontargli ciò che ha fatto. Deve incutere sicurezza e trasferire amore, con rigore. Può commuoversi ma non deve piangere, deve rimanere terzo rispetto alle passioni».

In merito alla criminalità in Barbagia, Robusto sostiene, prendendo a esempio il recente omicidio di Guamaggiore, in cui ha perso la vita l’ex sindaco del paese, che per quanto l’omicidio non possa in alcun modo essere giustificato, bisogna comunque tenere in debito conto ciò che lo ha scatenato.

«La conoscenza che abbiamo del territorio l’abbiamo costruita con il rapporto costante con i suoi abitanti e con la fiducia che con il nostro operato siamo riusciti a instaurare nel tempo. I Carabinieri sardi, quando si trovano a operare in contesti caldi come ad esempio i cantieri della TAV in Val di Susa, riusciamo a scongiurare grossi momenti di pericolo, proprio perché sono abituati a vivere in contesti difficili, ma soprattutto a dialogare con i pastori».

Dopo un cordiale incontro con la stampa e un breve rinfresco, Robusto ha lasciato la città.

S. Novellu © Tutti i diritti riservati

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