Coronavirus. Oncologi dirottati nel reparto Covid-19: proteste a Nuoro

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Coronavirus. Oncologi dirottati nel reparto Covid-19: proteste a Nuoro

sabato 02 Maggio 2020 - 14:55
Coronavirus. Oncologi dirottati nel reparto Covid-19: proteste a Nuoro

Il nuovo reparto del San Francesco per il Covid 19

Clamorosa protesta dei malati oncologici dell’ospedale San Francesco di Nuoro nei confronti della direzione della ASSL del capoluogo barbaricino per la decisione di inserire i medici oncologici nell’équipe multidisciplinare che seguirà l’area sospetti Covid-19.

Per evitare i contagi i pazienti oncologici si dicono decisi a rifiutare le cure salvavita e pronti a rivolgersi alla magistratura.

In una lettera indirizzata alla direttrice della ASSL Grazia Cattina i pazienti spiegano che “i professionisti che ci curano, alla luce di questa decisione, dovranno sia garantire l’ordinarietà del reparto di Oncologia, sia garantire la presenza nell’area sospetti Covid19 turnando con colleghi di altri reparti – scrivono.  Si potrà ben capire che una tale notizia ha gettato noi, malati oncologici, in uno stato di disperazione”.

I pazienti raccontano la loro condizione già precaria, messa a dura prova dalla pandemia: “Il rapporto tra noi e i medici non è fatto solo di interventi chirurgici e chemioterapia, ma di costante supporto al malato. La decisione della direzione è basata esclusivamente su ragionamenti di tipo economico per colmare le carenze di organico, non certo sulle esigenze del paziente. In questo momento per noi tutto è già più complicato, con i pre triage, il distanziamento e il personale molto più impegnato di prima, cosa che ci costringe a un’attesa di ore prima di poter assumere la terapia”.

Per queste ragioni i pazienti oncologici invitano la dirigente a rivedere la propria decisione “trovando soluzioni alternative all’inserimento del medici del reparto di Oncologia presso il reparto Covid19”, in caso contrario spiegano “ci riserviamo di tutelare la nostra persona con il rifiuto di sottoporci a terapia salvavita al fine di evitare il rischio di contrarre il virus, ma anche di assumere iniziative di carattere legale, volte a tutelare noi e i nostri familiari per le eventuali conseguenze che dovessero derivarne”.

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