Minacce, estorsioni e attentati incendiari a venditori ambulanti di granite: 42enne in manette

Salvatore

Minacce, estorsioni e attentati incendiari a venditori ambulanti di granite: 42enne in manette

venerdì 29 Settembre 2017 - 15:04
Minacce, estorsioni e attentati incendiari a venditori ambulanti di granite: 42enne in manette

Alcune attrezzature per il commercio delle granite

Le indagini sono scattate a seguito di alcuni attentati incendiari messi a segno tra il 19 ed il 29 luglio del 2016 ai danni di un’azienda che si occupa del commercio ambulante di granite, durante nel periodo estivo, in varie località tra cui la spiaggia di Berchida.

Il titolare la ditta, con sede a Monserrato, e i dipendenti della società erano oggetto di continue vessazioni e minacce da parte del personale dell’unico chiosco bar operante in quella località marina che pretendeva l’esclusività economica della zona. Da qui i tre attentati, due dei quali incendiari, avvenuti in sequenza, durante le notti del 19, 23 e 29 luglio del 2016 ai danni di tre furgoni andati completamente distrutti.

Per sottrarsi a tali pressioni, poi, il titolare ha iniziato a pagare a scadenze prefissate varie somme di denaro agli estorsori.

Determinante, nell’esito delle indagini, il fermo e l’identificazione operati, subito dopo l’attentato del 29 luglio del 2016 dagli uomini della Stradale di Siniscola, di alcuni dipendenti del chiosco in questione, nell’atto di allontanarsi frettolosamente dal luogo dell’incendio, circostanza che ha contribuito a dimostrare il loro coinvolgimento nella vicenda.

Nella giornata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Nuoro e del Commissariato di Siniscola hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP presso il Tribunale di Nuoro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di C.G.M., 42enne di Siniscola, accusato di estorsione e danneggiamento a seguito da incendio.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite anche altre due perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti indagati legati da rapporti di parentela e lavoro all’arrestato.

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