L’appello, firmato dal Presidente dell’#AMI di Nuoro, Annico Pau, sottolinea l’urgenza di preparare un degno ricordo per il politico sardo che influenzò la battaglia per far uscire la Sardegna dal sottosviluppo
NUORO – Mentre i riflettori si accendono sulle celebrazioni per il centenario del Nobel a Grazia Deledda, l’Associazione Mazziniana Italiana (AMI), Sezione “Giorgio Asproni” di Nuoro, lancia un pressante appello alle istituzioni, in particolare al Sindaco di Bitti, paese natale di Asproni, per non dimenticare un altro “figlio della Barbagia” di statura nazionale: Giorgio Asproni, la cui scomparsa ricorrerà il 150° anniversario nel 2026.
L’appello, firmato dal Presidente dell’AMI di Nuoro, Annico Pau, sottolinea l’urgenza di preparare un degno ricordo per il politico sardo che, con la sua azione parlamentare, influenzò profondamente la battaglia per far uscire la Sardegna dal sottosviluppo.
IL LUTTO UFFICIALE – Per inquadrare la grandezza del personaggio, l’AMI rammenta un fatto di cronaca nazionale: la sua morte, avvenuta a Roma il 30 aprile 1876. Il funerale di Asproni, infatti, si trasformò in un evento politico di risonanza eccezionale. La Camera dei Deputati, con un gesto senza precedenti per un “semplice” uomo dell’Opposizione, deliberò il “lutto ufficiale“, un onore fino ad allora riservato solo a figure come Cavour e Rattazzi. Il corteo funebre nella Capitale fu una solenne dimostrazione di forza della Sinistra, appena salita al potere: sotto i vessilli rossi sfilavano gli elettori di Trastevere, affiancati dai labari delle Società operaie, della Massoneria e dell’Accademia di San Luca. Un omaggio che, pur non esente da polemiche parlamentari, ne consacrò l’alto peso morale e la coerenza politica.
DALL’ABITO ECCLESIASTICO ALL’IDEALE MAZZINIANO – Nato da origini modeste, Asproni intraprese la carriera ecclesiastica per necessità, unica via per emergere nella Sardegna depressa dell’epoca. Tuttavia, la sua indole lo portò in rotta di collisione con la gerarchia conservatrice locale. A Nuoro, da sacerdote, divenne l’indomito difensore della comunità contro le appropriazioni terriere, pagando cara la sua integrità fino a lasciare l’abito per abbracciare gli ideali repubblicani di Giuseppe Mazzini.
La sua posizione era chiara: “italiana, repubblicana e antipiemontese”. Divenne stretto collaboratore di importanti testate mazziniane a Genova, direttore de Il Popolo d’Italia a Napoli e vivace corrispondente romano de Il Pungolo. Stabilì legami cruciali con i massimi esponenti della democrazia italiana, da Mazzini a Garibaldi, dai fratelli Cairoli a Rattazzi.
Asproni fu l’espressione perfetta di un Risorgimento democratico sorto dal basso: un ecclesiastico ribelle, figlio di pastori, che elevò le ingiustizie subite in Barbagia a ideale di libertà nazionale. Non a caso, la sua prima promessa agli elettori nuoresi fu: “La grave nostra miseria sarà il primo tema delle mie operazioni”.
LE PROPOSTE PER LA CELEBRAZIONE – L’Associazione Mazziniana Italiana chiede al Sindaco di Bitti di farsi promotore di un degno ricordo per questa figura fondamentale, indicandolo ai giovani come esempio di uomo politico che ha reso onore all’Isola e all’intero Paese. L’AMI si dichiara pronta a collaborare e suggerisce di: estendere le celebrazioni a tutte le città protagoniste della carriera di Asproni: Nuoro (che rappresentò in Parlamento per nove mandati), Genova, Torino, Roma e Napoli; valutare la dedica di un memoriale all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Nuoro (già a lui intitolato); coinvolgere attivamente il mondo della scuola, in particolare il Liceo Classico “Giorgio Asproni” di Nuoro.
“Non lasciamo che il 150° anniversario passi inosservato. La memoria di Giorgio Asproni merita di essere riscoperta e valorizzata”, conclude il presidente Annico Pau, che ha inviato la lettera per conoscenza anche al Sindaco di Nuoro, alla Provincia, alla Regione, e ai vertici delle istituzioni culturali e scolastiche nuoresi intitolate ad Asproni.

il Comune di Bitti, socio fondatore e componente della Fondazione Giorgio
Asproni Ha già annunciato pubblicamente il 15 novembre scorso che il 150esimo dalla morte di Asproni sarà celebrato a Nuoro con un importate convegno ed altre iniziative di cui il Comune di Bitti è già promotore.