NUORO – Si è svolto anche in città, ieri, uno sciopero studentesco che ha unito la protesta contro il riarmo alla solidarietà con la causa palestinese. Un corteo composto da giovani studenti e attivisti pro-Palestina ha attraversato le strade cittadine, con bandiere e slogan che puntavano i riflettori sulla presenza delle basi militari in Sardegna e contro la corsa agli armamenti. Partiti da via Veneto, gli studenti hanno percorso piazza De Bernardi e le vie Sicilia, La Marmora, Quattro Novembre, Papandrea, Dante, e corso Garibaldi, per ritrovarsi ai giardinetti di piazza Vittorio Emanuele.

Nuoro, manifestazione studentesca (foto F.Nieddu)
Dai comizi finali, i giovani hanno chiarito le motivazioni della loro manifestazione, offrendo un’analisi critica della situazione internazionale. Hanno puntato il dito contro la politica dei governi europei, accusati di voler convincere le popolazioni che la via d’uscita dalle tensioni internazionali sia il ricorso alla guerra, presentata ipocritamente come strumento per garantire la pace. “La storia insegna – hanno ribadito – come le guerre non siano mai causate per fini di pace”. Secondo gli studenti, la diffusa paura della guerra nell’opinione pubblica viene strumentalizzata per incentivare la corsa agli armamenti, che serve solo agli interessi dell’industria bellica, non certo a quelli dei popoli.
Durissime le critiche al ruolo di Bruxelles e Washington, accusate di favorire l’industria bellica a discapito di settori vitali come l’istruzione, la sanità e i servizi sociali, ridotti “allo sfascio anche dalle politiche dello stato Italiano”.
Infine, è risuonato l’appello a non fermare la mobilitazione. L’obiettivo è salvaguardare il diritto allo studio e la difesa della scuola pubblica, perché gli interessi degli studenti e dei giovani in generale “non sono quelli di andare in guerra, ma consentire uno sviluppo economico sociale del paese per garantire il loro futuro”.
F.Nieddu
