NUORO – L’otto settembre scorso, all’età di settant’anni, se n’è andato in silenzio, com’era suo costume, il pittore-poeta nuorese Graziano Salerno, l’ultimo degli artisti. Singolare artista di strada, schivo, visionario e nomade, è stato una figura importante nel panorama artistico barbaricino.

Un’opera di Graziano Salerno (foto S.Novellu)
CHI ERA GRAZIANO SALERNO – Nato a Nuoro il 9 novembre 1954, con salde radici mamoiadine, anticonformista e fuori dagli schemi, Salerno ha rappresentato con la sua arte, ricca di linguaggi espressivi, oltre mezzo secolo di storia nuorese. Artista dalla vita intensa e travagliata, fu spinto fin da ragazzo dalla grande passione per il disegno, la pittura e la poesia.
LA FORMAZIONE – Dopo una fanciullezza spensierata, vissuta tra Orgosolo e Mamoiada in un mondo poetico di tradizioni popolari ancora intatte, iniziò a frequentare il collegio camaldolese di Galanoli, nei pressi di Orgosolo, dove ebbe i suoi primi approcci con l’arte. Intraprese, così, il suo percorso artistico seguendo gli insegnamenti del suo primo maestro, il pittore padre Martino Pinese (1929 – 1986), il frate noto per le sfumature ottenute con le tenui tinte evanescenti. Conseguì, poi, il diploma presso l’Istituto d’Arte di Nuoro nel 1977 e proseguì la sua formazione sotto la guida di Concetto Pezzati (1935 – 2017), maestro del surrealismo italiano, diplomandosi nel 1981.
Dopo gli studi, per Graziano Salerno iniziò una vita difficile e ricca di fermenti artistici come pittore errante, vissuta tra i quartieri di Londra, Parigi e Friburgo. Artista visionario e vagabondo, ma con la sua terra sempre nel cuore, fece in seguito ritorno in Sardegna.

Un momento della mostra su Salerno a Cagliari (foto S.Novellu)
LE ESPOSIZIONI E L’EREDITÀ DEL “MUSEO NELLA VALIGIA”
- Nel 2002 presso la Biblioteca Mario Ciusa Romagna di Oliena, nella mostra intitolata Quadri tascabili / Tableau de poche.
- Nel 2007 a Nuoro, dove, forte della sua esperienza di pittore errante, propose le sue opere nella mostra Il Museo nella valigia, intendendo la valigia come un nido di memorie e cose care.
- Nel 2008 espose al Circolo ARCI Madriche con la mostra Tranche de vie.
- Nel 2011 prese parte al progetto del Padiglione Italia della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia.
- A dicembre 2024, per ricordare il suo percorso artistico, la Fondazione di Sardegna ha presentato a Cagliari l’importante mostra: Graziano Salerno. Senza poesia in nessun caso.
Artista raffinato e sensibile, visionario e surreale, capace di fondere pittura, disegno e poesia in un linguaggio tutto suo, Graziano Salerno — definito da molti “spirito libero al di fuori di ogni convenzione” e “antieroe per eccellenza” — ha dato la sua ultima pennellata. Dopo un’intensa vita vissuta tra genio e sregolatezza, ha chiuso la sua valigia-museo piena di sogni. Ciao Grazià! Nuoro ti avrà sempre nel cuore.
L’INTERVISTA E LA MOSTRA“:
LEGGI ANCHE:

graziano e’ ormai immortale!!