NUORO –  La notizia del nuovo finanziamento da 10 milioni di euro destinato alla Galleria di Mughina, infrastruttura strategica chiusa ormai da 4 anni, ha innescato un’accesa polemica tra Maggioranza regionale, rappresentata anche in Consiglio comunale dal fedelissimo di Alessandra Todde Stefano Ferreli (M5S), e l’Opposizione Pierluigi Saiu (Siamo Nuoro). Il dibattito non è sulla necessità dei fondi, ma sulla loro “paternità”.

L’assessore Antonio Piu (foto S.Novellu)

LA RIVENDICAZIONE DELLA GIUNTA TODDE: “RISORSE NOSTRE” – A rompere gli indugi è Stefano Ferreli, capogruppo in Consiglio comunale per la Maggioranza dei Cinque Stelle, che difende l’operato della Giunta regionale guidata dalla Presidente Todde. La sua risposta è diretta all’ex Assessore ai Lavori Pubblici, il consigliere Saiu, che aveva attribuito i fondi al Governo nazionale.

“È necessario fare chiarezza,” tuona Ferreli. “Le risorse aggiuntive approvate ieri dal Cipess sono un risultato dell’amministrazione regionale e della trattativa della Presidente Todde.” Secondo Ferreli, i 10 milioni non sono una “concessione dello Stato”, ma provengono da un fondo di rotazione vincolato di natura statale. “È stata la Regione a chiedere e ottenere il finanziamento della galleria di Mughina usando 10 milioni a nostra disposizione,” ribadisce Ferreli, sottolineando la piena disponibilità e competenza di programmazione dell’ente sardo su tali risorse. Il capogruppo non risparmia critiche alla precedente Giunta Solinas, accusando i primi 10 milioni stanziati di essere stati “misurati con lo ‘spannometro'” e di avere avuto solo “valenza elettorale”, risultando subito insufficienti agli approfondimenti tecnici.

Giulia Corda (foto S.Novellu)

L’AFFONDO DELL’ OPPOSIZIONE: DUE ANNI PERSI –  La replica dell’Opposizione, che vede in Saiu il principale portavoce, è altrettanto tagliente e si concentra sui tempi di attuazione. Pur rivendicando la programmazione iniziale del 2023, la minoranza attacca l’attuale Giunta per la lentezza: “Dopo il finanziamento del 2023 (programmato da me) ci sono voluti quasi due anni perché la giunta regionale si svegliasse. Meglio tardi che mai,” incalza l’ex Assessore. Il punto centrale non è la paternità, ma l’avvio dei lavori. “Ai cittadini le polemiche interessano poco. Interessa, invece, che i lavori partano presto. Oggi governano loro, non perdano altro tempo,” è la chiosa politica di Saiu, che invita la Maggioranza a mostrare “maturità politica” portando avanti il lavoro iniziato. A complicare il quadro sulla “patria potestà” dei fondi interviene anche l’attuale assessore regionale ai Lavori pubblici, Antonio Più, che evidenzia come i 10 milioni in più nascano da una sua iniziativa per destinarli all’infrastruttura, risorse arrivate dall’accordo sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) tra la Regione e il Governo Meloni.

Dal Comune, l’assessore ai Lavori Pubblici Giulia Corda esprime entusiasmo per l’arrivo delle risorse, ma mantiene il focus sulla fase operativa: “Ora in questa fase bisogna dare impulso al percorso e monitorare la procedura.”

La Galleria di Mughina, arteria vitale di Nuoro chiusa ormai da anni, vede ora l’importo complessivo per la messa in sicurezza salire a 20 milioni di euro. Resta da vedere se, dopo la battaglia politica sulla fonte del denaro, si aprirà finalmente il cantiere per la sua riapertura.