Entro il 31 luglio, la giunta della presidente Alessandra Todde dovrà indire le consultazioni per eleggere i presidenti e i consigli provinciali, che dovranno tenersi entro il 30 settembre 2025. Si tratterà, come previsto dalla legge nazionale non ancora modificata dal Parlamento, di elezioni di secondo livello, dove a votare saranno unicamente i sindaci e i consiglieri comunali.
Questa mattina, l’Aula ha esaminato e approvato all’unanimità – con il voto favorevole di Maggioranza e Opposizione – una proposta di legge nazionale che mira a modificare l’attuale sistema, reintroducendo il suffragio universale diretto per le elezioni degli enti provinciali. Definita una “legge manifesto”, in particolare dal capogruppo del PD Roberto Deriu, relatore del testo, questa iniziativa non potrà influenzare le imminenti consultazioni. Tuttavia, come sottolineato dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, “Serve a ribadire e certificare la volontà della Sardegna di eleggere democraticamente e a suffragio universale i suoi enti, commissariati da troppo tempo”.
Un punto significativo è stata l’integrazione, in fase di discussione in Aula, dell’unico articolo del testo. Accogliendo le richieste della Minoranza di Centrodestra, il “Campo largo” ha incluso nell’elezione diretta anche i sindaci e i presidenti dei consigli delle due Città Metropolitane di Cagliari e Sassari, inizialmente non previste.
“Questa proposta di legge dalla Sardegna – ha affermato Deriu – si propone di raggiungere il resto del Paese e di offrire un modello replicabile, nel rispetto dei principi di autonomia e sussidiarietà che sono alla base del nostro ordinamento costituzionale”. Per il capogruppo democratico, è una “responsabilità di fronte al popolo sardo, che ha atteso a lungo questo cambiamento, impone di non tradire questa fiducia e di portare a compimento un percorso che rappresenta un’opportunità storica per il rinnovamento delle istituzioni locali.”
La decisione unanime del Consiglio regionale sottolinea una volontà politica trasversale per una maggiore democraticità nella scelta degli organi provinciali, auspicando che la proposta sarda possa fare da apripista per una riforma a livello nazionale.

Salve, l’importante che non venga eletto Roberto Deriu di nuovo presidente della provincia di Nuoro basti pensare al passato. Mi auguro che Alessandra Todde non proponga lui neanche presidente delle provincie della Sardegna perché altrimenti non voterei più il movimento 5 Stelle e non verrebbe più votato come me da altri cittadini sardi. La protesta non sarebbe di poco conto in Sardegna, non fate questo errore. Grazie