ORUNE – Un agguato pianificato per bene, che non doveva lasciare scampo a Luigi Contena, il 32enne allevatore ucciso venerdì mattina nelle campagne tra Orune e Benetutti. L’autopsia, eseguita ieri dal medico legale Roberto Demontis all’ospedale Brotzu di Cagliari, ha confermato la brutalità dell’esecuzione: alcuni colpi a pallettoni hanno raggiunto la vittima alla testa, gli altri all’addome e a una gamba. Confermata anche la dinamica: il killer, che conosceva alla perfezioni gli spostamenti quotidiani di Contena, ha agito indisturbato e, non appena quest’ultimo è sceso dall’auto e ha aperto il cancello dell’ovile del suocero, ha fatto fuoco senza lasciare il tempo al 32 enne di impugnare la pistola che teneva con se, sparando a ripetizione diversi colpi. Un lavoro rapido e pulito, sulla scena del crimine, infatti, gli inquirenti non hanno trovato alcun elemento utile alle indagini.

Orune. Omicidio Luigi Contena (foto S.Novellu)

Le indagini, come ipotizzato sin dai primi istanti in cui si è appresa la notizia, si concentrano sulla faida in corso da tempo a Orune, e sul recente arresto del padre di Luigi, Pietro Contena, accusato dell’omicidio di Luca Goddi, avvenuto nel 2023 sempre a Orune. Nonostante Pietro Contena si fosse allontanato dal paese, consapevole dei rischi di vendette, questa precauzione non è bastata a salvare il figlio. Ora su temono ulteriori sviluppi. La salma, intanto, è stata riconsegnata ai familiari dopo l’autopsia.