Stalingrado, la storia non si riscrive: Comunisti contro la risoluzione UE che equipara nazismo e comunismo

Franceschino Nieddu

Stalingrado, la storia non si riscrive: Comunisti contro la risoluzione UE che equipara nazismo e comunismo

giovedì 06 Febbraio 2025 - 17:50
Stalingrado, la storia non si riscrive: Comunisti contro la risoluzione UE che equipara nazismo e comunismo

Bruxelles, l'esterno della commissione europea (foto S.Meloni)

L’ottantaduesimo anniversario della vittoria di Stalingrado, evento cruciale nella lotta al nazifascismo, è stato celebrato dal Collettivo Comunista (m-l) di Nuoro attraverso un documento di Piattaforma Comunista. Il 2 febbraio 1943, l’Armata Rossa inflisse una sconfitta devastante alle forze nazifasciste, segnando una svolta nella Seconda Guerra Mondiale.

Tuttavia, a distanza di 82 anni, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che equipara il comunismo al nazifascismo, un’operazione che i marxisti-leninisti definiscono una “mistificazione storica” e un tentativo di “revisionismo storico”.

Il Collettivo Comunista (m-l) di Nuoro, nel suo documento, sottolinea come la battaglia di Stalingrado sia stata una vittoria del socialismo, dell’unità del popolo sovietico e del Partito bolscevico di Lenin e Stalin. Contrariamente a questa eroica lotta, la risoluzione del Parlamento Europeo accomuna due sistemi e ideologie “antagoniste sotto tutti gli aspetti”.

I marxisti-leninisti contestano fermamente questa equiparazione, evidenziando le profonde differenze tra comunismo e nazifascismo per origine storica, filosofia, progetti politici e sociali, metodi di lotta e interessi di classe difesi. “Comunismo e nazifascismo non hanno nessun aspetto in comune, rappresentano visioni opposte del mondo, di cui una esclude l’altra”, affermano nel documento.

Il Collettivo Comunista (m-l) di Nuoro denuncia come pretesto per questa risoluzione la politica aggressiva dell’imperialismo russo, un’entità che, secondo il documento, non ha nulla a che vedere con l’URSS dell’epoca socialista e che anzi ne ha rinnegato i valori.

L’obiettivo politico di questa risoluzione, secondo i marxisti-leninisti, è la repressione del dissenso, l’introduzione di leggi liberticide e il blocco delle lotte operaie e popolari contro l’offensiva capitalista-imperialista e la politica di guerra promossa dall’UE.

Il documento critica inoltre il silenzio del Parlamento Europeo sui crimini del colonialismo e sulle guerre in corso, nonché sul genocidio del popolo palestinese da parte di Israele.

Il Collettivo Comunista (m-l) di Nuoro conclude con un appello a tutte le forze antifasciste, ai democratici e agli storici onesti affinché respingano e combattano questa risoluzione del Parlamento Europeo, considerata un attacco alla verità storica e alla lotta di liberazione dei popoli.

F. N.

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