Una cinquantina di lavoratori precari degli uffici giudiziari di Cagliari si sono ritrovati venerdì 31 gennaio, davanti al Palazzo di Giustizia per manifestare contro la mancanza di personale e chiedere la stabilizzazione dei precari. Lo sciopero, indetto a livello nazionale dall’USB (Unione Sindacale di Base), ha visto una massiccia adesione nel capoluogo sardo, con un sit-in che ha animato le scalinate del tribunale.
A Cagliari, su un totale di 293 dipendenti, ben 120 sono precari, una situazione che, come spiega Marco Locci, uno dei manifestanti, “è insostenibile e rischia di compromettere il funzionamento della giustizia”. I precari, spesso con laurea e master, rappresentano un patrimonio di competenze ed esperienze che non può essere disperso.
“La carenza di organico negli uffici giudiziari è un problema che si trascina da anni”, denuncia Luciano Ghiani, rappresentante USB. “A Cagliari mancano circa 80 persone, soprattutto nell’Ufficio del processo e nel servizio di digitalizzazione dei fascicoli. Senza stabilizzazione, rischiamo di perdere professionalità preziose e di compromettere la qualità del servizio giustizia”.
Il sindacato USB chiede al governo un cambio di passo, sollecitando un intervento immediato per garantire la stabilizzazione di tutto il personale precario del PNRR. “Non possiamo aspettare il 2026”, tuona Enrico Rubiu, un altro rappresentante USB. “La giustizia è un diritto fondamentale e non può essere ostaggio della precarietà. Chiediamo un tavolo di concertazione per trovare soluzioni concrete e immediate”.
La mobilitazione dei precari della giustizia è un grido d’allarme che arriva da tutta Italia. La carenza di personale amministrativo nei tribunali è un problema che si ripercuote sulla vita dei cittadini, compromettendo i loro diritti e minando la fiducia nella giustizia. Senza un intervento urgente, il rischio è di compromettere definitivamente il funzionamento del sistema giudiziario.
Lo sciopero del 31 gennaio è solo l’inizio della mobilitazione. I precari della giustizia sono pronti a dare battaglia per difendere i loro diritti e garantire un servizio giustizia efficiente e di qualità per tutti i cittadini.
F. N.