OROTELLI – Quindici giorni di disagi, aule gelide, una palestra trasformata in classe di fortuna e la sicurezza messa a repentaglio da una lavagna instabile. È l’odissea che stanno vivendo gli studenti della classe 2B della scuola media di Orotelli, alle prese con un guasto all’impianto di riscaldamento che sembra non trovare soluzione.
IL GUASTO Di 15 GIORNI FA – Tutto è iniziato con un problema ai condizionatori, inizialmente derubricato a una semplice sostituzione di schede. Ma la situazione è degenerata rapidamente: stufette elettriche giudicate non a norma, classi al freddo e, infine, la decisione di trasferire la 2B in uno stanzone adibito a palestra. “Una soluzione momentanea che si protrae da giorni”, denunciano i genitori, esasperati per le difficoltà incontrate dai figli. “I ragazzi sono privati di strumenti didattici essenziali, come la LIM, e costretti a seguire le lezioni in un ambiente inadeguato”.
LAVAGNA PERICOLANTE – A peggiorare il quadro, una lavagna pericolante, più volte caduta a terra, e il rischio di incidenti che incombe sulla sicurezza di alunni e docenti.
La dirigente scolastica ha sollecitato più volte l’intervento degli uffici comunali, ma le risposte sono state tardive e inefficaci. Solo dopo giorni di attesa, un elettricista ha finalmente accertato che il problema era più complesso del previsto, e che la sostituzione delle schede non sarebbe stata sufficiente.
GENITORI IN RIVOLTA – Di fronte all’inerzia delle istituzioni, i genitori della 2B hanno deciso di “incrociare le braccia” e di non mandare i figli a scuola, nella speranza di smuovere una situazione di stallo che sta compromettendo il diritto allo studio dei loro figli.
La vicenda, che ha assunto i contorni di una vera e propria “rivolta” pacifica, pone interrogativi inquietanti sulla gestione degli edifici scolastici e sulla capacità delle autorità competenti di garantire un ambiente di apprendimento sicuro e adeguato